Cos’è la Green economy? Definizione e funzionamento

Chiara Ridolfi

15 Giugno 2021 - 16:43

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Scopriamo cos’è la Green economy e perché questo nuovo modo di produrre aiuta il Pianeta e fa crescere il PIL.

Cos’è la Green economy? Definizione e funzionamento

Cos’è la Green economy? Una domanda che sarà successo di porsi, soprattutto ora che si parla sempre più di questo particolare tipo di economia. L’impegno verso l’ambiente e la cura dell’habitat naturale è diventato sempre più importante, dal momento che non esiste un altro Pianeta da abitare. Anche l’economia quindi si sta pian piano adattando ad avere un minore impatto sul mondo, cercando così di limitare la propria impronta.

La Green economy è sempre più presente nelle vite di tutti e per questo è importante avere ben chiaro in che modo funzioni. Di seguito approfondiamo quindi cos’è la Green economy e facciamo qualche esempio, in modo da comprendere a pieno di cosa si tratti e qual è il suo impatto.

Cos’è la Green economy? Una definizione

Il modo migliore per comprendere un termine che non si conosce è averne ben chiara una spiegazione. Se cerchiamo sul dizionario Treccani la definizione di Green economy è la seguente e risulta molto chiara:

Modello teorico di sviluppo economico che prende in considerazione l’attività produttiva valutandone sia i benefici derivanti dalla crescita, sia l’impatto ambientale provocato dall’attività di trasformazione delle materie prime.

Si tratta quindi di un tipo di economia che prende in esame non solo la produzione, ma anche l’impatto che essa avrà sull’ambiente, in modo da non pesare in maniera eccessiva su Madre Natura. La Green economy è quindi quel sistema di produzione che tiene conto delle esigenze della natura e soprattutto dell’impatto che le decisioni produttive hanno su di essa.

Entrando nello specifico aggiungiamo che la Green economy è un tipo di economia che, attraverso interventi del privato e finanziamenti pubblici, mira a diminuire le emissioni di CO2 e quindi a ridurre l’inquinamento, portando così a conservare l’ecosistema e a non danneggiare la biodiversità.
Il termine viene spesso tradotto in italiano come «economia verde», risultando così per molti più semplice da comprendere.

Ora che abbiamo più chiaro cosa sia la Green economy, andiamo a vedere come funziona e quali sono i meccanismi che la regolano, facendo anche qualche esempio per comprendere a pieno l’argomento.

Green economy: come funziona

Come abbiamo spiegato in precedenza con il termine Green economy si intende un modello teorico di sviluppo economico che vede la crescita legata alla valutazione dell’impatto che le azioni umane hanno sull’ambiente. Precisamente è una forma di economia che prevede investimenti pubblici e privati in favore di atti che mirino ad avere una maggiore efficienza energetica, portino alla riduzione delle emissioni di CO2 e cerchino di salvaguardare l’ecosistema.

Gli investimenti privati devono essere supportati dalla spesa pubblica, ma non solo dal momento che sono necessarie anche riforme politiche e da cambiamenti che puntino a riscoprire l’importanza della natura e dell’ecosistema. Tutto il sistema quindi deve muovere in modo da favorire una maggiore attenzione all’ambiente, attivando delle proposte che siano sostenibili e rispettose del luogo in cui si vive.

La Green economy cerca quindi di innescare un meccanismo virtuoso, che permetta di gestire al meglio le risorse, ottimizzando quanto più possibile la produzione e portando a una crescita del PIL. La Terra fatica sempre di più a sostenere l’impatto dell’uomo e di conseguenza, quello che si deve avere con la Green economy è l’applicazione di un tipo di sviluppo sostenibile, che porti alla crescita del Paese, senza però avere un impatto distruttivo sulla natura.
In questo quadro l’ambiente viene infatti visto come un fattore di crescita economica per l’uomo, dal momento che l’impoverimento delle risorse e il consumo eccessivo delle materie prime comporta anche un aumento di prezzo delle stesse e quindi un danno dal punto di vista dell’economia.

L’incentivazione dell’economia verde permette anche la creazione di nuovi posti di lavoro, che spesso vengono indicati in gergo con il termine inglese «green jobs», questo porta quindi ad un miglioramento del mercato del lavoro in moltissimi ambiti come l’agricoltura, la produzione di energie rinnovabili, la bioarchitettura, il riciclo e tanti altri settori.

Il problema principale della Green economy è che però richiede una trasformazione profonda della società, un cambiamento che spesso però la comunità non è in grado ancora di mettere in atto o concepire. In primo luogo deve avvenire una presa di coscienza da parte delle aziende che devono farsi carico di quella che in inglese viene definita corporate social responsibility, responsabilità sociale d’impresa, che prevede l’impegno da parte dell’azienda nell’azione di strumenti e tecnologie che mirino a impattare il meno possibile sull’ambiente.

Negli USA ad esempio sono stati creati degli enti che aiutano le aziende nella crescita economica sostenibile. Il Sustainability Accounting Standards Board è proprio un organo di questo tipo, nato nel 2011 e indipendente, favorisce la divulgazione di informazioni sulla sostenibilità delle aziende a favore degli investitori.

Nel 2015 invece i 193 Paesi membri dell’ONU hanno dato vita agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, Sustainable Development Goals in inglese, 17 obiettivi da raggiungere per riuscire ad avere un mondo più sostenibile. I 17 obiettivi mirano ad avere un pianeta con meno diversità, cercando di avere città sostenibili, un miglior sfruttamento del suolo, dell’acqua e un consumo responsabile delle risorse.

Esistono inoltre molti studi al riguardo, che dimostrano come le aziende che adottano politiche di questo tipo siano alla fine anche quelle che rendono meglio sul mercato. Uno studio del Boston Consulting Group, datato ormai 2016, ha messo in luce come gli “investitori premino le performance migliori sui temi ambientali con valutazioni tra il 3% e il 19% maggiori delle performance medie”.

Perché la Green economy è importante?

Lo sviluppo di metodi di produzione sostenibili, la ricerca di un minore sfruttamento delle risorse e la promozione dell’economia circolare sono elementi chiave per la crescita del PIL stesso. La Green economy permette infatti di avere una riduzione dei costi, dal momento che le materie prime vengono riconvertite, permettendo così un abbattimento delle spese, comprese quelle di gestione dei rifiuti.

L’economia verde ha inoltre un impatto positivo anche sul lavoro, dal momento che con essa nascono nuove figure e si sviluppa l’occupazione. Figure come project manager, consulenti e specialisti del settore potranno diventare elementi chiave nell’organico di aziende che mirano a modificare il proprio modo di operare. Un modo per riuscire a dare nuova linfa anche al settore dell’occupazione.

A beneficiare di un sistema basato sulla Green economy è inoltre anche la salute dei cittadini, dal momento che uno degli obiettivi dell’economia verde è quello di ridurre le emissioni di CO2. Con un’aria più pulita e una minore emissione di polveri sottili anche la salute dei cittadini migliorerebbe, permettendo anche al sistema sanitario di risparmiare.
Ad esempio nel 2018 in Italia sono morte ben 52.300 persone a causa delle polveri sottili, secondo i dati dell’EMA Agenzia europea per l’ambiente, un numero che potrebbe senza dubbio diminuire con delle politiche più accorte verso l’ambiente e la qualità dell’aria.

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