Cos’è l’inflazione green e quale impatto sulla transizione energetica

Violetta Silvestri

22 Novembre 2021 - 13:00

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Con la transizione energetica che si fa pressante, si inizia a parlare anche di inflazione verde, green inflation: di cosa si tratta e cosa può causare? L’analisi degli esperti.

Cos’è l’inflazione green e quale impatto sulla transizione energetica

Green inflation, ovvero inflazione verde: cosa si intende con questa locuzione verbale legata alla transizione energetica?

Dinanzi ai cambiamenti epocali che Governi e grandi aziende si apprestano a operare per favorire l’uso dell’energia pulita, la domanda di specifiche materie prime per gli impianti rinnovabili aumenterà.

Di conseguenza, il rialzo dei prezzi delle risorse necessarie per le energie rinnovabili spingerà i costi per dare vita a nuovi progetti di energia verde: ci sarà, quindi, un’esplosione dell’inflazione green? Un’analisi.

Inflazione green: il rischio è sul breve periodo, i motivi

L’inflazione verde è un rischio per le energie rinnovabili, ma la redditività a lungo termine è intatta. Così hanno spiegato alcuni esperti del settore e, secondo quanto riporta l’analisi di Reuters, il fenomeno dei prezzi più alti per i progetti di sostenibilità sarà legato al breve periodo.

L’aumento dei costi, così come i problemi della catena di approvvigionamento per alcune delle materie prime e dei beni necessari per i progetti verdi, non rappresenteranno una minaccia a lungo termine per la redditività economica dell’energia pulita, hanno detto analisti al Reuters Global Markets Forum la scorsa settimana.

I costi generali visti in diminuzione con le economie di scala includono voci come le tasse di autorizzazione, la manodopera per le installazioni e i costi di acquisizione dei clienti.

I prezzi complessivi dell’industria tenderanno al ribasso poiché ci sono pochi ostacoli alla crescita, ha affermato Harry Boyd Carpenter, amministratore delegato per l’economia verde e il cambiamento climatico presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.

Tuttavia, l’inflazione verde minaccia lo sviluppo dei progetti sostenibili nel breve periodo.

“I prezzi delle materie prime stanno aumentando in tutto il mondo”, ha ricordato Vaibhav Chaturvedi, membro del Council on Energy, Environment and Water.

Metalli come stagno, alluminio, rame, nichel cobalto, essenziali per le tecnologie di transizione energetica, sono balzati quest’anno tra il 20% e il 91%.

A questo si aggiunge la preoccupazione sulla crisi dell’energia elettrica, con costi alle stelle e industrie “energivore”, come quelle dell’alluminio, in seria difficoltà. Questa risorse è molto richiesta per veicoli elettrici, ma anche per strutture a energia solare.

La domanda in accelerazione per pannelli solari, pale eoliche e non solo può quindi causare un gap nell’offerta, stressata per i problemi di supply chain e per materie prime carenti. E, quindi, più costose.

Si genera così l’inflazione verde, che dovrà attendere mesi - se non periodi più lunghi - per attenuarsi in un mercato di maggiore equilibro tra domanda e produzione.

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