Coronavirus: lo strano caso della Russia che ha pochissimi contagi

Leonardo Pasquali

17 Marzo 2020 - 17:29

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Con solo 93 casi di coronavirus, la Russia è tra i Paesi meno colpiti dall’epidemia. C’è una ragione ben precisa o è solo una questione di tempo?

Coronavirus: lo strano caso della Russia che ha pochissimi contagi

Possibile che la Russia sia tra i Paesi con meno casi di coronavirus al mondo? Secondo i dati pubblicati ieri dalle autorità sanitarie, il totale degli infetti è salito a 93 ma resta un mistero il perché di un numero così basso rispetto al resto del mondo.

Merito dei controlli super-efficienti dell’epidemia oppure sottostime? Potrebbe essere in realtà solo una questione di tempo prima che casi di Covid-19 in Russia salgano vertiginosamente.

Pochi casi di coronavirus in Russia: le misure attuate

Nella giornata di ieri sono stati registrati 30 nuovi casi di coronavirus in Russia. Tuttavia il bilancio degli infetti è ancora bassa con 93 positivi ai tamponi. Di questi 30 secondo quanto rivelato dalla vicepresidente del governo della Federazione Russa, Tatyana Golikova, 7 avrebbero contratto il virus in Russia mentre il resto all’estero.

Il governo russo già dal 23 gennaio aveva intensificato i controlli sui passeggeri in arrivo dalla Cina, senza porre limitazioni ai mezzi di trasporto fino alla settima successiva. Il 31 gennaio infatti erano stati sospesi i treni da Mosca verso Pechino, poi dal 14 febbraio è toccati ai voli da e per la Cina e dal 19 è stato proibito ai cinesi di entrare nella Federazione. Secondo il New York Times, però, esiste la possibilità che siano stati realizzati pochi test per verificare i positivi a COVID-19. È una questione di tempo o la Russia è stata solamente fortunata?

Il governo russo nasconde i veri numeri?

Tra le ipotesi che molti hanno preso in considerazione per spiegare l’anomalia c’è quella di una sottostima dei dati forniti dal governo. A influire sulla scelta diplomatica del Cremlino ci sarebbe anche la volontà di arrivare al referendum del 22 aprile con una buona affluenza.

Tra circa un mese la popolazione dovrà fatti votare una vasta riforma costituzionale che potrebbe permettere al presidente russo Vladimir Putin di rimanere in carica fino al 2036. Al momento solamente a San Pietroburgo e Mosca sono stati vietati assembramenti di massa. Tuttavia secondo alcuni sarebbe solamente una misura per evitare manifestazioni dell’opposizione prima del referendum più che per salvaguardare la salute dei cittadini.

A Mosca sono nel frattempo iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo ospedale a sud della città, definito dal sindaco Serghei Sobyanin come una necessità, lo “stato d’allerta” è al massimo. Nella struttura verrebbero ricoverati non solo i contagiati ma anche “chiunque sia stato in contatto con lui e mostri deboli segni di infezione alle vie respiratorie”.

Ciò che si teme di più, forse più del virus stesso, è l’impatto economico che porterà con sé. I numeri del turismo in calo e l’impianto produttivo a rilento della Cina sono fattori preoccupanti soprattutto per le stime di crescita del Paese per quest’anno e quelli avvenire.

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