Coronavirus: tutte le ordinanze regionali

Isabella Policarpio

03/03/2020

07/09/2021 - 12:00

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Coronavirus Italia: ecco le ordinanze Regione per Regione con le misure di prevenzione da rispettare contro il COVID-19, tra queste la chiusura di scuole e università e la sospensione degli eventi sportivi e religiosi.

Coronavirus: tutte le ordinanze regionali

Coronavirus in Italia, cresce il numero dei contagi. Le Regioni rispondono con ordinanze che prevedono misure di prevenzione e contenimento dell’infezione in base al numero dei contagi.

L’ultimo decreto coronavirus è stato firmato da Conte il 1° marzo, e si estende fino a domenica 8 marzo. Qui il territorio italiano viene diviso in tre aree: zona rossa, dove sono compresi i Comuni focolaio (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e Vò), zona gialla (Lombardia, Vento, Emilia Romagna e le città di Pesaro, Urbino e Savona) e il restante territorio nazionale. Dove il rischio di contagio è maggiore è stabilita la chiusura di scuole e università, alcune attività commerciali e limitazione degli eventi associativi, sportivi e religiosi.

Facciamo chiarezza sulle delibere regionali in materia di coronavirus.

LOMBARDIA

La Regione in cui, per il momento, si registrano più casi di contagio del coronavirus, come risulta dalla nostra mappa aggiornata, è la Lombardia.

Qui l’ordinanza del governatore Fontana ha disposto la chiusura di scuole di ogni ordine e grado, corsi professionali serali e università fino all’8 marzo e la sospensione dei viaggi d’istruzione fino al 15 marzo. Sono inoltre sospese tutte le attività e le iniziative di carattere aggregativo sportive, religiose, ludiche e culturali, sia pubbliche che private. Anche musei e altri luoghi di cultura resteranno chiusi fino a domenica 8 marzo.

Più restrittive le norme in vigore nei Comune della “zona rossa”, quindi Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano; come stabilito nel decreto legge del 23 febbraio 2020, qui è fatto divieto di:

  • entrare e uscire, salvo situazione di evidente necessità;
  • entrare nei servizi pubblici, banca, supermercati e farmacie in fila indiana, rispettando le misure di sicurezza e con la mascherina.

In tutto il territorio della Lombardia, in ragione dell’attività svolta, le aziende possono imporre ai dipendenti il lavoro da casa per evitare l’affollamento sui mezzi di trasporto e limitare i contagi in ufficio.

VENETO

Altra Regione nel mirino dei divieti è il Veneto. Qui, come in Lombardia, sono chiuse tutte le scuole e le università, i luoghi pubblici aggregativi come cinema, teatri e palestre e sono sospese le attività ludiche, culturali e sportive fino all’8 marzo.
A Vò Euganeo, Comune veneto considerato uno dei focolai del coronavirus, è vietato uscire ed entrare, salvo idonea giustificazione, frequentare i luoghi pubblici troppo affollati come piazze ed esercizi commerciali. Chi esce di casa deve indossare la mascherina e rispettare la distanza di sicurezza di un metro dalle altre persone.

PIEMONTE

Cresce il numero dei contagi in Piemonte. Per questo la Regione ha emanato una ordinanza che ordina la chiusura di scuole, università, cinema, teatri, musei e altri luoghi ricreativi solitamente affollati fino all’8 marzo, in attesa di nuove disposizioni.
Anche l’amministrazione della Giustizia subirà uno stop, con tribunali chiusi per i prossimi due mesi se le cause coinvolgono avvocati o imputati proveniente dai Comuni zona rossa.

TRENTINO ALTO ADIGE

La situazione sembra essere sotto controllo in Trentino Alto Adige, qui le lezioni a scuola e all’università sono riprese regolarmente il lunedì 2 marzo. Si invita la popolazione a rispettare le normali misure di cautela, ma non sembrano esserci situazioni di particolare pericolo.

FRIULI VENEZIA GIULIA

In friuli Venezia Giulia le scuole di ogni ordine e grado, le università, gli istituti pubblici e privati, resteranno chiusi fino a domenica 8 marzo, salvo successiva proroga. Rimandati i concorsi pubblici e gli eventi sportivi aggregativi.

LIGURIA

Qui il Governatore Toti ha deciso che in tutta la Liguria le scuole e le università sono aperte e che le lezioni si svolgeranno regolarmente. Fa eccezione Savona e tutto il territorio del savonese dove le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche p private, sono chiuse fino all’8 marzo 2020.

EMILIA ROMAGNA

L’Emilia Romagna è considerata una zona ad alto rischio, insieme al Veneto e alla Lombardia. Fino all’8 marzo niente lezioni all’univesità e scuole chiuse. Sospesi i concorsi pubblici e le gite scolastiche fino al 15 marzo. Anche la vita associativa è limitata: sono rimandati tutti gli eventi sportivi, culturali, religiosi aggregativi.

TOSCANA

Qui il Presidente della Regione Enrico Rossi, dopo qualche incertezza, ha ordinato che scuole e università sono aperte.

MARCHE

Scuole aperte anche nelle Marche, ad eccezione di Pesaro ed Urbino che sono tenute sotto osservazione per il contagio. In queste due città le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università restano chiuse fino all’8 marzo.

LAZIO

Aumentano i contagiati nel Lazio, ma le scuole e le università restano chiuse, tranne che a Pomezia. Sospesi tutti i concorsi pubblici che dovevano tenersi in questi giorni nella Capitale per non escludere i candidati provenienti dai Comuni zona rossa.

CAMPANIA

La regione Campania prevede che tutti coloro che provengono dai Comuni o dalle Regioni a rischio devono darne comunicazione all’Asl. Scuole e università di Napoli restano aperte, invece sono chiuse nei Comuni di Pozzuoli, San Giorgio a Cremano. Quarto e Bacoli.

BASILICATA

In Basilicata vi è stata un’ordinanza molto contesta: l’obbligo per tutti coloro che tornano dalle Regioni del Nord con maggior numero di casi di coronavirus di restare in quarantena per 14 giorni. Il Premier Conte tuttavia ha ritenuto la misura eccessiva e invitato il governatore Bardi a moderare i toni.

ABRUZZO

In Abruzzo fino ad ora è stato registrato un solo caso di coronavirus a Teramo; scuole e lezioni universitarie sospese a Teramo, Chieti e Pescara. Udienze rimandate solo nel Comune di Lanciano.

CALABRIA

Chiuse le scuole le scuole di ogni ordine e grado a Rossano e Corigilano fino a giovedì 5 marzo, mentre nel resto della Regione restano aperte.

SICILIA

Scuole e università aperte in tutta la Sicilia. La Regione però ha ordinato la pulizia straordinaria di edifici pubblici e mezzi di trasporto e una campagna informativa sulle norme di prevenzione e igiene contro il contagio.

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