Coronavirus, fare il bagno al mare è pericoloso? Il parere degli esperti

Leonardo Pasquali

14/05/2020

15/05/2020 - 15:33

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Si rischia il contagio facendo il bagno al mare? In vista della stagione estiva e della riapertura degli stabilimenti balneari, gli esperti tranquillizzano sui pericoli di contrarre il coronavirus in acqua.

Ai tempi del coronavirus può essere pericoloso fare il bagno al mare? La risposta è no: gli esperti rassicurano che l’acqua marina non è veicolo d’infezione.

Sarà quindi possibile stare a mollo o farsi una nuotata in “relativa” tranquillità, fermo restando che sarà obbligatorio mantenere la distanza di sicurezza dagli altri bagnanti e seguire le regole di INAIL e ISS sulla riapertura di spiagge e stabilimenti balneari.

Impianti e amministrazioni intanto cercano di adeguarsi, riadattando le spiagge dei litorali alle disposizioni. Tra prenotazioni online e mascherine la stagione estiva non sarà certamente la stessa.

Al mare con il coronavirus: come avviene il contagio?

Mentre spuntano le prime anticipazioni su come andremo al mare quest’estate, non mancano le preoccupazioni relative ai possibili rischi di contagio in acqua. Sull’argomento si era già espresso il Ministero della Salute, quando ha smentito la bufala secondo cui c’è un rischio maggiore di prendere il coronavirus facendo il bagno in piscina.

Questa volta a fugare ogni dubbio ci ha pensato Nicola Petrosillo, direttore del dipartimento clinico e di ricerca delle Malattie Infettive dell’ospedale Spallanzani.

Durante la video conferenza con il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, e Maria Rosaria Capobianchi, direttore del dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata dello stesso Spallanzani ha parlato così:

“Si potrà fare il bagno al mare, il coronavirus non si trasmette con l’acqua. Anche se un infetto dovesse fare il bagno poi disperderebbe il virus nell’acqua. Nel mare tutto si diluisce. Naturalmente meglio non nuotare faccia a faccia con un’altra persona, ma l’acqua di mare non è di per sé un veicolo di infezione”.

Cosa cambia in spiaggia

L’estate 2020 sarà ricordata come quella dei distanziamenti in spiaggia e della miriade di accortezze da seguire per non far scoppiare nuovi focolai di coronavirus. Gli stabilimenti balneari e le amministrazioni stanno cercando di organizzare al meglio le spiagge per accogliere le persone.

Il protocollo di sicurezza è al vaglio di Governo e Regioni, attualmente prevede che la distanza minima tra le file di ombrelloni sia di 5 metri e che tra ombrelloni della stessa fila ci siano 4,5 metri. Lettini, sdraio e sedie poi dovranno essere posizionati ad almeno 2 metri di distanza.

Forse si prenoterà il proprio posto attraverso un’app e, per quanto riguarda le misure di sicurezza per i bagnanti, la mascherina dovrà essere indossata dall’accesso allo stabilimento fino alla propria postazione. Il distanziamento sociale andrà rispettato in ogni caso e con ogni probabilità, le attività ludiche non saranno consentite per evitare assembramenti.

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