Coronavirus USA, mortalità cresce del 20%: metà dei decessi causati dal COVID

Martino Grassi

13 Ottobre 2020 - 17:52

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Negli Stati Uniti è stato registrato un incremento della mortalità del 20% rispetto allo scorso anno nel periodo tra marzo e luglio. Secondo uno studio della VCA, il 67% dei decessi in eccesso è stata causato dal coronavirus.

Coronavirus USA, mortalità cresce del 20%: metà dei decessi causati dal COVID

Continua a spaventare il tasso di mortalità negli Stati Uniti che si attesta ad una cifra nettamente superiore a quella stimata secondo quanto riportato da uno studio condotto dalla Virginia Commonwealth University (VCU).

Lo studio ha preso in considerazione i tassi di mortalità registrati negli scorsi anni nel paese e li ha confrontati con quelli di quest’anno, facendo notare che nel periodo compreso tra marzo e luglio di quest’anno, il numero dei decessi era aumentato del 20%, di cui la metà era attribuibile al coronavirus.

Coronavirus, tasso di mortalità cresce del 20%

Dallo studio condotto dalla VCD è emerso che nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 1° agosto negli Stati Uniti sono stati registrati circa 1.336.000 morti, facendo segnare un +20% rispetto agli 1.111.000 dei decessi attesi. Si tratta in sostanza di un aumento dei morti di circa 255.000 unità, di cui il 67% (150.000) sono state causate dal coronavirus. Nello studio viene infatti riportato che:

“Covid-19 è stata documentata come causa di decesso nel 67% di queste morti in eccesso, con alcuni Stati hanno avuto maggiori difficoltà nel contenere la diffusione del virus nella comunità, causando un aumento della mortalità che si è protratto fino all’estate”.

Gli stati più colpiti sono stati New York, in cui la crescita ha raggiunto il 67%, New Jersey, Massachusetts, seguiti poi dalla Louisiana, Arizona, Mississippi, Maryland, Delaware, Rhode Island e Michigan. L’incremento minore invece, fanno sapere i ricercatori, si è registrato nello stato di Rhode Island con un +22%. Nei tre stati maggiormente colpiti invece si sono registrate il 30% del totale delle morti in eccesso.

La relazione tra mortalità e lockdown

Nello studio è emersa anche una relazione tra il lockdown e la crescita dei tassi di mortalità nel tempo, nello specifico è stato osservato che, “gli Stati colpiti più duramente nel mese di aprile hanno avuto epidemie più brevi, con dati che nel mese di maggio sono tornati ai valori di riferimento”. Al contrario, gli Stati che hanno allentato le misure restrittive in modo precoce “hanno registrato un aumento dei decessi più prolungati, che si è protratto fino all’estate”.

Oltre alle morti per coronavirus, in tutto il Paese è stato registrato anche un incremento di morti causate da altre patologie, come ad esempio quelle cardiache o dovute a deficit cognitivi. Questo incremento può essere spiegato, tra le altre, anche dal fatto che durante la fase acuta della pandemia le persone avevano paura di essere infettate negli ospedali e quindi non vi si recavano per svolgere i controlli.

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