No, la Cina non regala all’Italia 1000 respiratori: c’è un contratto d’acquisto

Leonardo Pasquali

11/03/2020

02/09/2020 - 16:33

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Luigi Di Maio ha annunciato che dalla Cina arriveranno 1000 respiratori e 2 milioni di mascherine per fronteggiare l’emergenza coronavirus in Italia. Nessun regalo, a breve la firma sul contratto d’acquisto.

No, la Cina non regala all’Italia 1000 respiratori: c’è un contratto d’acquisto

Nelle prossime arriveranno in Italia dalla Cina 2 milioni di mascherine e circa 1.000 respiratori. Ma se pensavate si trattasse di un regalo come gesto di grande solidarietà, vi dovete ricredere: l’Italia pagherà questi rifornimenti. Ci sarà infatti una regolare transazione e nelle prossime ore verranno apposte le firme sui contratti d’acquisto. L’operazione è stata messa in piedi in breve tempo ieri dopo il contatto telefonico tra ministro degli Esteri italiani, Luigi Di Maio, e la sua controparte cinese, Wang Yi.

Coronavirus, la Cina invia 1.000 respiratori in Italia: tutti i dettagli

L’emergenza coronavirus in Italia continua a preoccupare. I numeri sono in aumento e le misure restrittive sono state estese a tutta la penisola almeno fino al prossimo 3 aprile. In Cina i contagi sono diminuiti grazie alle regole rigide imposte alla popolazione e per questo il nostro Paese starebbe cercando di seguire, nei limiti del possibile, lo stesso modello.

Nelle prossime ore, proprio da lì arriveranno 2 milioni di mascherine e 1.000 respiratori. La richiesta è stata inoltrata anche da altri Paesi europei ma la telefonata avvenuta ieri tra il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e la sua controparte cinese, Wang Yi, ha permesso un trattamento prioritario. Nessun regalo, anzi una vera strategia economica del governo cinese, che avrebbe chiesto alle aziende di avviare un’esportazione massiccia di questi dispositivi.

Il commissario Angelo Borrelli ha confermato per oggi la disponibilità di un milione di mascherine, acquistate dalla Protezione civile e distribuite alle strutture sanitarie regionali. Poi arriveranno 20mila tute protettive assieme a 50mila tamponi. Successivamente verranno ricevuti 1.000 ventilatori polmonari e messi a disposizione dei reparti di terapia intensiva. Questi sono stati prodotti da aziende cinesi e Pechino ha deciso di offrirli ad altri Paesi, visto il calo nei contagi registrato negli ultimi giorni.

Non solo mascherine e respiratori: contatti con i medici cinesi

L’intera operazione è stata definita telefonicamente dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ieri ha deciso di contattare la sua controparte cinese e consigliere di Stato di Pechino, Wang Yi. Un rapporto ormai consolidato tra le parti ha permesso la buona riuscita delle negoziazioni.

Una chiamata particolarmente importante visto che l’ordine pervenuto dall’Italia verrà messo tra quelli prioritari, considerate anche le richieste di altri Paesi. Non una donazione quindi ma una vera e propria ordinazione, che verrà ratificata già nelle prossime ore con la firme dei contratti d’acquisto.

Lo stesso Di Maio ha annunciato poi che insieme alle mascherine e ai respiratori arriveranno anche “ medici specializzati che hanno affrontato per primi il picco dell’emergenza coronavirus ” e ha aggiunto: “Non che ai nostri medici serva qualcuno che gli insegni il lavoro ma i medici cinesi sono stati i primi e potranno portare la loro esperienza”.

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