Condominio, a che ora si può fare rumore (e quando va garantito il silenzio)

Ilena D’Errico

8 Novembre 2023 - 23:31

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A che ora si può fare rumore in condominio, quando va garantito il silenzio e cosa rischia chi non rispetta le regole a riguardo.

Condominio, a che ora si può fare rumore (e quando va garantito il silenzio)

Gran parte delle liti condominiali nasce a causa dei rumori provenienti dai vicini: lavori di casa, musica ad alto volume, elettrodomestici rumorosi, prove di strumenti musicali e così via. Spesso si contesta proprio l’orario non consono di queste immissioni, provocando non pochi dibattiti.

In fondo le famiglie non hanno tutte le medesime abitudini e la quiete del condominio non può limitare eccessivamente la libertà dei singoli inquilini. Il diritto a eseguire le riparazioni in casa deve essere bilanciato con il diritto dei vicini al riposo, tanto per citare uno degli esempi più comuni.

Per chiarire le controversie di questo genere non si può però far affidamento sulla percezione degli interessati, che potrebbe essere eccessivamente soggettiva. Un condomino troppo esigente e il vicino noncurante difficilmente trovano un compromesso, magari perché hanno anche orari e giorni di lavoro completamente differenti.

Servono quindi delle basi oggettive per capire a che ora si può fare rumore in condominio e soprattutto quando va garantito il silenzio, per trovarle bisogna affidarsi alla legge e ai regolamenti condominiali. La prima per conoscere il principio generale e uniforme sul territorio, i secondi per le eventuali limitazioni specifiche.

Rumori in condominio, quali sono i limiti

La legge non stabilisce degli orari precisi in cui il rumore all’interno di un condominio è consentito, anche perché altrimenti si porrebbe un criterio inevitabilmente iniquo. Come si potrebbe imporre al condominio in centro città gli stessi orari di quello in una zona residenziale? È evidente che bisogna tener conto anche dell’ambiente, così da comprendere qual è la soglia di rumore mediamente percepibile come fastidiosa.

Il Codice civile, infatti, impone il contenimento delle immissioni rumorose (e non solo) entro la soglia della normale tollerabilità. Per le ragioni già citate, non si tratta di un criterio fisso, ma dipende da una serie di fattori rilevanti:

  • L’intensità del rumore;
  • l’orario in cui vengono prodotti i rumori;
  • le convenzioni sociali;
  • la collocazione geografica del condominio;
  • le condizioni ambientali.

Questi elementi permettono di capire se un determinato rumore supera la soglia della normale tollerabilità. Inevitabilmente, questa stessa soglia si abbassa notevolmente negli orari dedicati al riposo. È vero che non tutti seguono la medesima routine, ma bisogna prendere in considerazione l’abitudine più diffusa, cioè del cosiddetto “uomo comune”.

A che ora si può far rumore in condominio

Indicativamente, è consentito fare rumore:

  • Dalle 08:00 alle 13:00;
  • dalle 15:00 alle 21:00.

Questo perché la maggior parte delle persone inizia la giornata intorno alle 08:00 del mattino e la conclude alle 21:00, comprendendo nel mezzo una pausa dedicata al riposino pomeridiano. È ovvio che non tutti seguono questa scansione, che ad alcuni appare perfino assurda, ma per il momento corrisponde alla convenzione più diffusa per incontrare le esigenze di quante più persone possibili.

Si tratta di una semplificazione, poiché gli orari precisi possono essere individuati soltanto dal giudice – se chiamato a pronunciarsi su una controversia – o dal regolamento condominiale approvato all’unanimità (anche differita).

Negli orari indicati la soglia di tollerabilità si alza, poiché la maggior parte delle persone non si sta riposando. Di conseguenza, non è comunque possibile esagerare.

Quando va evitato il rumore in condominio

Bisogna evitare o meglio limitare i rumori in condominio quando l’uomo comune si sta dedicando al riposo e ha una soglia di tollerabilità più bassa rispetto al resto della giornata. Eventuali orari specifici sono individuati dal giudice o dal regolamento condominiale, ma ad esempio la notte è un momento che richiede silenzio, ovunque sul territorio.

Anche questo criterio, ad oggi piuttosto solido, potrebbe cambiare in futuro, ad esempio se il lavoro notturno diventasse l’abitudine maggioritaria all’interno di un condominio. Anche i momenti del dopo pranzo di solito chiedono un’attenzione in più, considerato che buona parte delle persone necessita di quiete, chi per un effettivo riposino, chi per la pausa di lavoro.

Cosa rischia chi fa rumore in condominio

Chi fa rumore in condominio va incontro a diverse conseguenze a seconda del caso, in particolare rischia:

  • Il pagamento del risarcimento per i danni economici e non causati ai vicini;
  • la sanzione prevista dal regolamento condominiale;
  • la condanna per il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone (comunemente il disturbo alla quiete pubblica), per cui è previsto l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 309 euro (516 euro se i rumori sono provati nell’esercizio di una professione).

Serve ricordare che l’orario dei rumori non è da solo un indicatore sufficiente per determinare la colpa dei condomini, che va valutata rispetto alla normale tollerabilità, tenendo conto di tutti i fattori che la influenzano.

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