Calcolo voto laurea, la guida: lode, media ponderata e tesi

Luna Luciano

12 Agosto 2023 - 15:34

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Conclusi gli esami è il momento di pensare alla tesi e al futuro voto di laurea. Ma come si calcola? Ecco una guida che ti aiuterà a fare chiarezza.

Calcolo voto laurea, la guida: lode, media ponderata e tesi

Dopo aver concluso e scritto correttamente la tesi, approvata dal relatore, per molti studenti si avvicina la fatidica sessione di laurea che segnerà definitivamente la fine del percorso di studi universitario.

Che sia una laurea triennale o magistrale, ancora molti studenti hanno dubbi su come calcolare il voto di laurea, per conoscere il voto di partenza e prevedere la votazione finale attribuita alla tesi.

Per quanto esistano delle regole che possano aiutare a fare chiarezza, è bene fare una premessa: non esiste una regola univoca, infatti ogni Ateneo può scegliere discrezionalmente le proprie direttive sul punteggio (con differenze, anche sensibili, tra un’Università e l’altra).

È sempre bene, quindi, che gli studenti consultino il regolamento del proprio Ateneo. Detto ciò, esistono delle regole generali per calcolare il voto. In questa guida spiegheremo, passo per passo, come procedere al calcolo, le lodi e quale differenza di punteggio venga attribuita a una tesi sperimentale e una compilativa. Inoltre, vedremo come si calcola la media ponderata dei voti, necessaria a stabilire il punteggio di partenza.

Ecco cosa bisogna prendere in considerazione per calcolare esattamente il punteggio, evitando spiacevoli sorprese.

Voto di laurea: come funziona la media ponderata

Il primo dubbio da chiarire per calcolare correttamente il voto di laurea è come funziona la media ponderata. Come tutti gli studenti sapranno, ogni esame pesa sul voto finale in base al numero di CFU che il piano di studi gli attribuisce.

La media ponderata, quindi, è senza dubbio un sistema più corretto rispetto alla media aritmetica, in cui tutti gli esami hanno lo stesso valore.

Calcolare la media ponderata non è un’operazione complicata, basta armarsi di pazienza e di una calcolatrice. Innanzitutto, bisogna moltiplicare ciascun voto per il numero dei crediti corrispondenti. A questo punto i prodotti ottenuti devono essere sommati e poi il totale va diviso per il numero complessivo di CFU.

Attenzione però, si ricorda che nel calcolo non devono essere inclusi i CFU relativi alla tesi di laurea, i quali verranno aggiunti in un secondo momento dopo la discussione.

Facciamo un esempio pratico. Se uno studente ha sostenuto 3 esami, uno da 6 CFU ottenendo un 27, uno da 9 CFU con un 30 e l’ultimo da 12 CFU con 29, la media ponderata sarà la seguente:

(27•6 + 30•9 + 29•12)/(6+9+12)=
=(162+270+348)/27=
=780/27=28,88

Come si calcola il voto di partenza

Dopo aver calcolato la media ponderata dei voti, per conoscere il voto di partenza di laurea occorre effettuare la conversione in centodecimi, poiché il voto massimo per tutte le Università è 110.

Conoscere il voto di partenza è fondamentale: infatti permette allo studente di prevedere quale sarà la valutazione finale e quindi stabilire quanto puntare sulla tesi ed evitare brutte sorprese e delusioni.

È un’operazione semplice: la media ponderata dei voti va moltiplicata per 110 (il massimo del voto di laurea) e il risultato che si ottiene va diviso per 30 (il voto massimo per un esame): semplificando per dieci si può più facilmente moltiplicare per 11 e dividere per 3.

Facciamo un esempio sulla base del calcolo precedente:

28,88•110/30=
=3176,8/30=105,89

A questo punto si dovrà arrotondare il risultato ottenuto: se la cifra dopo la virgola è superiore a 5 (come nel nostro esempio) si arrotonda per eccesso (ottenendo come voto di partenza 106), altrimenti per difetto.

Tuttavia, sulla possibilità di arrotondare per eccesso o per difetto esistono delle differenze tra ateneo ed ateneo: alcuni ammettono di passare alla cifra successiva ogni volta che il punteggio dopo la virgola supera il 5, altri invece sono più severi.

Voto di laurea: quanto valgono le lodi

Anche per le lodi ogni ateneo può scegliere il criterio da adottare. Tuttavia, esiste una certa omogeneità, anche se non tassativa. Il regolamento dell’ateneo può attribuire alle lodi il valore seguente:

  • un punto per ogni lode, stabilendo un tetto massimo oltre il quale non si può andare;
  • un punto ogni due lodi;
  • non definire alcun criterio di calcolo.

Quindi per effettuare il calcolo in maniera corretta è necessario verificare quale sia il criterio di attribuzione del punteggio alle lodi dell’ateneo di appartenenza. Nella maggior parte degli atenei manca una precisa regola di calcolo e la commissione esaminatrice si riserva di valutare le lodi discrezionalmente dopo la discussione della tesi.

Quanto valgono Erasmus e tesi all’estero

Nemmeno gli scambi internazionali hanno una regola univoca. Alcune Università attribuiscono dei punti - da 1 a 3 - in base ai trimestri di studio all’Estero, altre invece non specificano nulla a riguardo.

Per fare un esempio, presso l’Università di Milano Bicocca ad ogni trimestre viene attribuito 0,5 punti; quindi, per raggiungere un punto pieno occorre trascorrere all’Estero un intero semestre. Invece altri atenei valutano positivamente la sola partecipazione agli scambi Erasmus, a prescindere dai mesi trascorsi all’estero.

Discorso analogo per quanto riguarda la scrittura della tesi di laurea in una Università straniera, in Europa o fuori di essa. Anche in questo caso gli atenei hanno ampia discrezionalità, ma è scontato che una tesi scritta in un altro Paese, magari in lingua straniera, costituisca un plus.

Voto finale: quanto vale la tesi di laurea?

Il voto di laurea definitivo non è altro che il risultato ottenuto dalla somma del voto di partenza e del punteggio che la commissione dà alla tesi.

Questo ha un valore diverso in base al fatto che si tratti di una tesi triennale, magistrale a ciclo unico o specialistica e se si tratta di una tesi compilativa o sperimentale, a quest’ultima è attribuito un punteggio maggiore.

La valutazione della tesi comprende sia la parte scritta che la discussione orale. In questo caso la differenza tra gli atenei può essere notevole: da 4 punti a 11.

Alcune Università, invece, dichiarano di non valutare la tesi con precise regole numeriche ma discrezionalmente.

Cosa serve per prendere 110 e lode?

È difficile determinare con esattezza la media necessaria per raggiungere il tanto agognato 110 e lode, dato che le regole degli atenei possono essere diverse.

Senza dubbio può aspirare al punteggio massimo e alla lode soltanto chi ha una media ponderata dei voti uguale o superiore a 28/30 e si presenta con un elaborato brillante.

Possono aiutare al raggiungimento del 110 e lode anche le esperienze all’estero, soprattutto l’Erasmus e la scrittura della tesi in una Università straniera, che in alcuni atenei permette di aggiungere 3 punti in più al voto di partenza.

Precisiamo, inoltre, che la commissione di laurea, specie su spinta del relatore della tesi, ha una certa discrezionalità e può premiare uno studente meritevole qualora non raggiunga matematicamente il 110. In tal caso le lodi conseguite hanno un ruolo determinante anche perché, come abbiamo sottolineato, in molti atenei queste non vengono valutate secondo criteri prestabiliti potendo orientare la commissione a dare il massimo dei voti anche qualora non fosse matematicamente possibile.

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