Codice IBAN: cos’è, composizione e a cosa serve

Emanuele Di Baldo

5 Aprile 2024 - 12:16

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Qual è il significato di codice IBAN e da quanti numeri è composto? Scopriamo insieme dove si trova, come funziona e cosa identifica.

Codice IBAN: cos’è, composizione e a cosa serve

Il codice IBAN è, notoriamente, un codice che serve per identificare un conto e, soprattutto, per fare e ricevere bonifici. Ma in che modo è composto il codice e, di conseguenza, che cosa identifica ogni singolo numero? Esistono altre funzioni per questo codice?

Non si tratta di un mero elenco di cifre sequenziali, infatti. L’IBAN è un vero e proprio strumento economico-finanziario utile tanto alle banche quanto ai risparmiatori. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è il codice IBAN: significato e definizione

Se occorre fare o ricevere un bonifico, la banca richiede necessariamente il codice IBAN del destinatario, oltre che del mettente nel caso in cui i versamenti avvengano da un conto all’altro.

IBAN è un acronimo di International Bank Account Number (Numero di Conto Bancario Internazionale) e identifica un codice unico per ogni conto corrente che definisce le sue coordinate bancarie internazionali.

Si tratta, quindi, di un codice alfanumerico standardizzato, utilizzato per identificare in modo inequivocabile ed esclusivo un conto bancario in ambito mondiale. Il suo scopo principale è quello di facilitare e rendere più sicure le transazioni finanziarie tra Paesi diversi (ma anche nello stesso Paese), eliminando o riducendo gli errori di inserimento dei numeri di conto e le relative disambiguazioni.

Di solito, l’IBAN è composto da un prefisso che identifica il paese, seguito da una serie di cifre numeriche e caratteri che rappresentano il codice di identificazione del conto bancario specifico. Ogni nazione ha un proprio formato per l’IBAN, che può variare in lunghezza e struttura.

Composizione del codice IBAN: quanti numeri sono e cosa significano?

Il codice IBAN è, quindi, una vera e propria coordinata bancaria che ha il fine di identificare in modo assoluto un conto corrente e il relativo intestatario. La sua composizione si basa sulle indicazioni dell’ECBS (European Committee for Banking Standards), che certifica una lunghezza definita, stabilita dai vari componenti.

Quante cifre e caratteri ci sono, quindi? La lunghezza del codice IBAN in Italia è fissata a 27 caratteri alfanumerici, senza caratteri speciali e tutti maiuscoli, ma in alcuni Paesi arriva anche ad un massimo di 34.

Le banche possono facilmente verificare i dettagli relativi al conto corrente grazie alle caratteristiche e alle informazioni fornite dallo stesso IBAN. Il codice alfanumerico, infatti, è composto da sezioni standardizzate, all’interno delle quali cambiano le cifre al fine di rendere univoca la coordinata.

La composizione del codice IBAN, in sostanza, è un insieme di più componenti:

  • Prefisso del Paese (Country Code): i primi due caratteri dell’IBAN indicano il paese in cui è situato il conto bancario. Ad esempio, «IT» per l’Italia, «DE» per la Germania, «GB» per il Regno Unito, ecc;
  • Cifre di Controllo (Check Digits): le cifre di controllo sono un piccolo gruppo di numeri utilizzati per verificare la validità dell’intero IBAN. Vengono calcolate utilizzando un algoritmo specifico, basato sui restanti caratteri dell’IBAN;
  • Codice Bancario (Bank Code): questo componente varia a seconda del Paese e identifica in modo univoco la banca a cui appartiene il conto;
  • Codice di Controllo del Conto (Account Number): questo segmento contiene il numero di conto bancario unico all’interno della specifica banca.

Queste sono le regole generali dei componenti, i quali, però, a loro volta sono costituiti da differenti indicazioni e nomenclature, che possiamo capire meglio con un esempio.

Codice PaeseCIN internazionaleCIN nazionaleABICABNumero di conto
IT 11 X 03268 10001 100000000000
2 lettere per identificare il Paese 2 numeri di controllo internazionale 1 lettera per il controllo nazionale 5 numeri identificativi della banca 5 numeri identificativi della succursale della banca 12 caratteri alfanumerici unici per ogni conto corrente

Più nel dettaglio, quindi, troviamo:

  • Codice Paese (2 cifre, per l’Italia è IT);
  • CIN internazionale (2 cifre di controllo);
  • Codice BBAN (23 caratteri).

In cui il BBAN a sua volta è composto da:

  • CIN nazionale (1 carattere);
  • ABI (5 numeri);
  • CAB (5 numeri);
  • Numero di conto (12 numeri).

Qualora il numero di conto fosse inferiore alle 12 cifre, occorrerà anteporre tanti zeri quante sono le cifre necessari per arrivare a 12.

Secondo il regolamento internazionale, il codice BBAN, la componente più lunga del codice IBAN, deve avere almeno 13 caratteri ed è stata così strutturata per gli italiani dalla Banca d’Italia, con il fine ultimo di rendere immediata l’identificazione della banca e del conto corrente di riferimento.

Dove trovo il codice IBAN?

Spesso ci troviamo a dover cercare il codice IBAN per comunicare le nostre coordinate bancarie a qualcuno che deve effettuare un versamento nei nostri confronti. A volte, invece, ci occorre in caso di addebito, domiciliazione bancaria o altre operazioni simili. E dove troviamo questo codice in tempi brevi? Tra i tanti documenti e strumenti (anche digitali) forniti dalla banca, l’IBAN può essere reperito facilmente in diversi modi.

  • Riepilogo conto: tutti gli estratti conto e i documenti di riepilogo del conto bancario includono il codice IBAN.
  • Internet Banking: se hai accesso all’Home Banking, puoi trovare il tuo IBAN accedendo al tuo conto online e cercando le informazioni e i dettagli del conto stesso. Sia tramite sito internet che app mobile, ovviamente. Nella quasi totalità dei casi, è possibile copiare o inviare direttamente dall’Home Banking il codice IBAN (e altre informazioni bancarie) al destinatario di turno.
  • Carte di debito o di credito: sempre più spesso, il codice IBAN viene stampato direttamente sulla facciata anteriore della carta collegata al proprio conto corrente.
  • Documenti di pagamento e ricevute: se hai ricevuto bonifici bancari o eseguito dei pagamenti tramite bonifico, il tuo IBAN sarà riportato sui documenti di pagamento e sulle ricevute.
  • Richiesta diretta alla banca: se non riesci a trovare il tuo IBAN tramite i metodi sopra menzionati, puoi contattare direttamente la tua banca e chiedere loro di fornirtelo.

Ricorda che l’IBAN è un codice confidenziale e fondamentale nelle transazioni bancarie; pertanto, trattalo con cura e non condividerlo con sconosciuti senza una motivazione specifica.

A cosa serve il codice IBAN?

Poiché l’IBAN è standardizzato a livello internazionale, facilita le transazioni bancarie transfrontaliere, riducendo il rischio di errori nei pagamenti e accelerando i tempi di elaborazione.

In tal senso, l’IBAN non è un’opzione ma una necessità: a partire dal 1° gennaio 2018, infatti, i bonifici nazionali possono svolgersi solo attraverso un codice IBAN e non più solo grazie ai codici ABI, CAB e al numero di conto corrente a cui effettuare il versamento.

Il codice IBAN è, quindi, utile a:

  • effettuare un bonifico: basterà conoscere il codice IBAN del beneficiario;
  • ricevere un bonifico: occorre semplicemente comunicare quale sia il proprio codice IBAN;
  • l’accredito dello stipendio: da comunicare al datore di lavoro.

Grazie all’IBAN, le istituzioni finanziarie possiedono tutte le informazioni necessarie per instradare i pagamenti al destinatario corretto, riducendo il rischio di errori e ritardi nelle transazioni sia nazionali che internazionali. Inoltre, l’utilizzo dell’IBAN aiuta a garantire la sicurezza delle transazioni finanziarie stesse, in quanto fornisce un metodo non soggetto a interpretazioni per verificare l’identità del beneficiario del pagamento.

Sicurezza, rapidità e semplificazione sono tre componenti essenziali che hanno garantito maggiore efficienza del sistema bancario dall’introduzione dell’IBAN.

Non a caso, molte normative e regolamenti economico-bancari richiedono l’uso dell’IBAN per le transazioni internazionali e nazionali al fine di garantire la trasparenza e la tracciabilità dei flussi finanziari.

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