Chi era Ciriaco De Mita, l’ex presidente del Consiglio della Dc

Alessandro Cipolla

26/05/2022

26/05/2022 - 10:02

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Ciriaco De Mita è morto all’età di 94 anni in una clinica ad Avellino: ecco chi era l’ex presidente del Consiglio e storico leader della Democrazia Cristiana durante la prima Repubblica.

Chi era Ciriaco De Mita, l’ex presidente del Consiglio della Dc

Ciriaco De Mita è morto all’età di 94 anni nella casa di cura Villa dei Pini ad Avellino, dove era ricoverato dallo scorso febbraio a causa di una caduta in casa che gli aveva procurato la rottura del femore.

Nonostante l’avanzare dell’età, De Mita non ha mai abbandonato la politica tanto da essere stato dal 2014 fino al giorno della sua dipartita il sindaco di Nusco, un piccolo comune di meno di quattromila anime in provincia di Avellino dove era nato.

Con la morte di Ciriaco De Mita l’Italia perde uno dei protagonisti della cosiddetta prima Repubblica, con il suo nome che è legato da sempre in maniera indissolubile a quello della Democrazia Cristiana di cui è stata a lungo segretario.

Oltre ad aver ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio e più di una volta quello di ministro, De Mita è stato considerato da sempre un autentico ras in Irpinia, il suo storico fortino elettorale dove ha mantenuto una grande influenza anche dopo la fine della Democrazia Cristiana e l’avvento della seconda Repubblica.

Chi era Ciriaco De Mita

Ciriaco De Mita è stato una dei politici più importanti e rappresentativi della prima Repubblica, l’unico capace di sapersi ritagliare un ruolo di prim’ordine anche dopo il 1994 visto che è uscito sempre indenne dalle varie inchieste di Tangentopoli.

Più che spulciare la sua biografia per capire chi è stato Ciriaco De Mita basterebbe leggere il suo curriculum politico: una volta presidente del Consiglio dall’aprile 1988 al luglio 1989, quattro volte ministro, parlamentare in maniera ininterrotta dal 1964 al 1994 e poi dal 1996 al 2008, segretario della Democrazia Cristiana dal 1982 al 1989 e poi presidente della Dc dal 1989 al 1992.

De Mita soprattutto è stato il capofila della “sinistra” della Democrazia Cristiana, un’ala del partito capace di tenere testa a tutte le altre potenti correnti dello Scudo Crociato come quelle guidate da Andreotti, Fanfani e Gava.

Dopo la fine della Dc, è entrato nel Partito Popolare Italiano prima e nella Margherita poi. Dopo un breve periodo nel Partito Democratico, dal 2008 al 2017 ha fatto parte dell’Unione di Centro prima di fondare Italia Popolare, tornando così nell’area del centrosinistra tanto da appoggiare Vincenzo De Luca alle elezioni regionali in Campania del 2020.

Il nome di Ciriaco De Mita politicamente è stato anche un sinonimo di Irpinia, il suo autentico fortino di voti nonostante alcune controversie legate alla ricostruzione post-terremoto: in particolare una inchiesta ha coinvolto suo fratello Michele, che poi è stato assolto con formula piena.

Infine non sono mai state un mistero le tante raccomandazioni fatte soprattutto in Rai, tanto che all’ex leader della Dc ora venuto a mancare si dovrebbero in passato le assunzioni a viale Mazzini di Clemente Mastella, Gigi Marzullo e Francesco Pionati.

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