Chi è Laura Boldrini la Presidentessa della Camera? Una vita per i diritti

Alessandro Cipolla

13/11/2017

11/01/2018 - 16:42

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Chi è Laura Boldrini? Scopriamo di più sulla Presidentessa della Camera che alle prossime elezioni politiche si candiderà tra le fila di Liberi e Uguali.

Chi è Laura Boldrini la Presidentessa della Camera? Una vita per i diritti

Allo scadere di questa legislatura è tempo di guarda al futuro anche per i Presidenti di Camera e Senato. Con Pietro Grasso diventato il leader della lista di sinistra, anche Laura Boldrini alla fine ha deciso di sposare il progetto di Liberi e Uguali.

Scopriamo allora chi è Laura Boldrini, la terza donna a ricoprire una carica così importante dopo Nilde Iotti (1979-1992) e Irene Pivetti (1994-1996), ma soprattutto una donna impegnata da sempre per i diritti umani, grazie anche alla carica di Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ricoperta fino al 2012.

Chi è Laura Boldrini?

Laura Boldrini è nata a Macerata nel 1961. L’impegno sociale e per i diritti inizia già dopo la maturità, quando intraprende un viaggio nel Centroamerica. Laureatasi in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma nel 1985, inizia una carriera in RAI come giornalista, sia televisiva che radiofonica. Quattro anni dopo inizia la sua esperienza all’ONU, prima nella FAO, dove lavora presso il Programma Alimentare Mondiale, e poi nell’UNHCR, svolgendo diverse missioni in paesi come ex Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Ruanda.

Il suo impegno umano e sociale le ha regalato diversi premi e riconoscimenti: Medaglia Ufficiale della Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (2004), Premio Consorte del Presidente della Repubblica (2006) e Premio giornalistico alla carriera Addetto Stampa dell’Anno del Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti (2009), Premio Renato Benedetto Fabrizi, premio nazionale ANPI (2011).

Nel 2009 la Boldrini riceve la nomina di “Italiano dell’anno” da Famiglia Cristiana per “il costante impegno, svolto con umanità ed equilibrio, a favore di migranti, rifugiati e richiedenti asilo” e “della dignità e fermezza mostrate nel condannare i respingimenti degli immigrati nel Mediterraneo”.

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta deputata tra le fila dell’allora Sinistra Ecologia e Libertà, venendo poi nominata anche Presidentessa della Camera ottenendo 327 sul totale di 618.

Una vita per i diritti

Le persone che hanno lavorato con lei per i diritti descrivono la Boldrini come “un’ironica testa dura” con una “capacità di fare squadra fuori del comune, l’estremo senso del dovere, quasi maniacale, la sua severità con se stessa e un inaspettato e profondo senso dell’ironia”.

La sua vita è stata condotta in nome dei diritti in tutti quei contesti in cui i diritti vengono conosciuti solo per i loro contrario: soprusi, torture, povertà, fame, guerre. Ex Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Pakistan, Sudan, Angola, Ruanda, Caucaso, Lampedusa, Tunisia, Kenia, Somalia. Queste sono le terre che hanno temprato il suo carattere e che la portano oggi a servizio di “una generazione che ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà”.

Al momento del suo insediamento come Presidente della Camera, nel suo discorso la Boldrini ha dichiarato:

“Ho vissuto tanti anni a difendere e rappresentare i diritti degli ultimi, in Italia e in molte periferie del mondo, esperienza che metto al servizio di questa Camera che deve essere luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno. Questa Aula darà ascolto alla sofferenza sociale di un’intera generazione”.

Il suo lavoro sarà rivolto ancora una volta a coloro i cui diritti sono spesso dimenticati e calpestati, i poveri e le donne: “Dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore” e di tutti quei “morti senza nome nel mar Mediterraneo’”, il quale dovrà “diventare un ponte verso altri luoghi, altre culture, altre religioni”, nonché di tutti quei giovani costretti a fuggire all’estero alla ricerca di un lavoro e degli esodati.

In questi cinque anni però la Boldrini è stata più volte vittima di attacchi, anche personali, via web tanto da dare vita a una veemente campagna contro le cosiddette Fake News.

Le elezioni politiche

L’esperienza politica di Laura Boldrini non si andrà a esaurire alla scadenza di questa legislatura. Inizialmente la sua figura è stata accostata a quella dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Proprio in occasione della prima assemblea nazionale di Campo Progressista, la Boldrini è intervenuta attaccando il Partito Democratico di Matteo Renzi, infiammando così il pubblico presente che ha molto apprezzato le sue parole.

Con il tramonto però del progetto politico di Pisapia e la scesa in campo di Grasso, la Presidentessa una volta finita l’attività dell’ultima legislatura ha rotto gli induci ufficializzando una sua candidatura tra le fila di Liberi e Uguali.

Vedremo dunque in quale collegio alla fine sceglierà di candidarsi Laura Boldrini, con le decisioni a riguardo che dovranno essere ufficializzate entro la fine del mese di gennaio.

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