Chi è Giorgio Parisi e cosa ha detto nel suo discorso sul cambiamento climatico

Luna Luciano - Stefano Rizzuti

22/06/2022

22/06/2022 - 10:07

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La prima prova della maturità 2022 ha tra le sue tracce anche un discorso alle Camere del premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi: chi è e cosa ha detto sul cambiamento climatico.

Chi è Giorgio Parisi e cosa ha detto nel suo discorso sul cambiamento climatico

Alla prima prova della maturità 2022 uno dei brani scelti, per la tipologia B, è un discorso di Giorgio Parisi alle Camere. Giorgio Parisi è un ricercatore e professore italiano che è stato insignito del premio Nobel per la Fisica nel 2021. Il premio gli è stato assegnato “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici da scala atomica a scala planetaria”.

Insieme a lui a vincere il Nobel sono stati il climatologo Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann per “la modellazione fisica del clima della Terra, che ne quantifica la variabilità e prevede in modo affidabile il riscaldamento globale”. Nel discorso alla Camera riportato nella traccia della maturità 2022, Parisi ha parlato molto di cambiamento climatico e ha sottolineato in quale modo e con quale urgenza si debba intervenire per affrontare il problema. Non a caso uno dei temi del discorso è stato quello dell’innalzamento delle temperature, un problema quanto mai attuale in questi giorni in cui si parla molto di siccità in Italia.

Chi è Giorgio Parisi: il fisico che ha vinto il Nobel

È un curriculum ammirevole quello di Giorgio Parisi, vincitore del premio Nobel per la fisica del 2021. Classe 1948, Parisi intraprende i proprio studi presso l’Università la Sapienza, dove si laurea nel 1970 in Fisica con una tesi sul Bosone di Higgs. Ha proseguito come ricercatore per il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e per l’Istituto nazionale di Fisica nucleare nei Laboratori nazionali di Frascati per dieci anni fino al 1981. In questo periodo ha collaborato con la Columbia University a New York, poi con l’Institut des hautes études scientifiques e l’École normale supérieure, entrambi in Francia.

Tornato in Italia, diventa professore ordinario di teorie quantistiche alla Sapienza nel 1981: è stato anche professore ordinario di fisica teorica a Tor Vergata. Oggi Parisi è professore emerito del Dipartimento di Fisica della Sapienza ed è presidente della classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali dell’Accademia dei Lincei.

La sua ricerca è stata oltremodo proficua, infatti Parisi è uno dei ricercatori più citati al mondo avendo scritto oltre 350 pubblicazioni scientifiche e oltre 50 contributi a congressi o scuole.

Strenuo propugnatore della ricerca, a gennaio Parisi è stato uno dei firmatari dell’appello di un gruppo di scienziati con il presidente del CNR, Massimo Inguscio, per denunciare come la ricerca non fosse stata inclusa nel Recovery Fund, un tasto dolente per tutte le università italiane. Il Nobel di Parisi sarebbe una riprova di come il Governo dovrebbe investire in questo ambito e nei giovani.

Il discorso alla Camera di Parisi

Il discorso di Parisi richiamato dalla traccia della prima prova della maturità è stato pronunciato nell’ottobre del 2021. Tra i temi affrontati ci sono stati alcuni passaggi sull’importanza di insegnare la scienza ai bambini e di investire nella ricerca scientifica in modo strutturale.

Ma gran parte del discorso è incentrato sul tema del cambiamento climatico: Parisi ha detto chiaramente che ora l’umanità deve fare scelte essenziali per contrastare questo fenomeno. La crisi climatica viene definita dal fisico come un problema enorme, da risolvere anche attraverso gli investimenti nella scienza, per esempio attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie.

La scienza, però, può essere solo un faro che illumina la strada a un guidatore, ovvero a chi prende decisioni. Parisi si rivolge nel suo discorso alla politica e al Parlamento lasciando intendere che il compito dei legislatori è quello di aiutare l’umanità a percorrere la giusta strada per contrastare il cambiamento climatico, guidati dalle luci della scienza.

Per cosa ha vinto il Nobel Giorgio Parisi?

Il premio Nobel per la Fisica è stato assegnato a Giorgio Parisi, a Syukuro Manabe e Klaus Hasselmannper i loro studi sui fenomeni caotici e apparentemente casuali”.

I fenomeni caotici sono propri di sistemi complessi come il clima terrestre.

  • Le ricerche di Manabe ha dimostrato come l’aumento della quantità di anidride carbonica nell’atmosfera porti a un aumento delle temperature, l’effetto serra.
  • Le ricerche di Hasselmann, un’oceanografo, hanno generato un modello che colleghi tempo e clima, spiegando perché i modelli climatici possono essere affidabili, nonostante si tratti di un sistema complesso, e quindi caotico.
  • Parisi invece è stato insignito del premio per i suoi contributi rivoluzionari “alla teoria dei materiali disordinati e dei processi casuali”. Grazie alla ricerca di Parisi, nel 1980 si scoprirono i motivi nascosti in materiali complessi e disordinati, uno dei contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi.

Questo nuovo metodo permette di comprendere materiali e fenomeni diversi apparentemente casuali, una scoperta che non si applica solo nel campo della fisica ma anche nella matematica, nella biologia e nelle neuroscienze.

Per questo motivo Thors Hans Hansson, presidente del Comitato Nobel per la Fisica ha spiegato l’importanza di tali ricerche. Queste scoperte dimostrerebbero al mondo intero che le conoscenze sul clima poggiano su solide basi scientifiche. E sempre di clima parla Parisi dopo l’assegnazione del Nobel rivolgendo il pensiero ai giovani studenti:

È chiaro che per la generazione futura, dobbiamo agire ora in modo molto rapido contro i cambiamenti climatici.

Parole che suonano come monito per ricordare che il tempo per contrastare l’emergenza climatica è agli sgoccioli: bisogna agire.

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