Che fare se mi ferma la Polizia? Cosa devi sapere, i tuoi diritti e doveri

Isabella Policarpio

17/11/2020

08/06/2021 - 13:06

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I controlli di Polizia e Carabinieri possono creare ansia e preoccupazione: in questa guida cosa devi fare, i tuoi diritti e come farli valere senza rischiare sanzioni.

Che fare se mi ferma la Polizia? Cosa devi sapere, i tuoi diritti e doveri

Chi viene fermato dalla Polizia, dai Carabinieri o dalla Guardia di finanzia spesso ignora i suoi diritti, specialmente riguardo l’obbligo di identificazione degli agenti e l’alcool test. Ad esempio durante alcuni controlli - ma non tutti - si può chiedere la presenza dell’avvocato di fiducia. Talvolta la persona fermata può chiedere al poliziotto di mostrare il tesserino o pretendere di essere perquisiti da un’agente dello stesso sesso.

Se i controlli delle Forze dell’ordine ti creano ansia e preoccupazione, ecco i diritti a cui puoi appellarti.

Posso chiedere all’agente di identificarsi?

Uno dei dubbi più comuni riguarda il presunto obbligo di identificazione degli agenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e ogni altro pubblico ufficiale durante i controlli, magari quelli a campione su strada.
Dobbiamo precisare che questo diritto esiste solo se il controllo è effettuato da un agente in borghese: in tal caso il cittadino può pretendere che l’agente esibisca il tesserino identificativo, altrimenti potrà rifiutarsi di collaborare e negare il consenso al controllo, alla perquisizione e ogni altra operazione di indagine.
Invece se i pubblici ufficiali sono in servizio in divisa non si può mai pretendere l’identificazione e le generalità degli agenti.

Alcool test: si può rifiutare?

Il controllo che più di tutti desta preoccupazione - specie tra i giovani e i neopatentati - è l’alcool test per verificare il tasso alcolemico nel sangue e calcolare se è stato superato il limite consentito dalla legge (qui calcolo del tasso alcolemico e limiti).
Precisiamo che, se gli agenti lo chiedono, nessuno può rifiutare di sottoporsi al test, anzi, il rifiuto può costare molto caro: l’ammenda fino a 6000 euro e l’arresto fino ad un anno, con sospensione della patente di guida da 6 mesi a 2 anni e la possibile confisca del veicolo.
Tuttavia è tuo diritto pretendere che il test avvenga alla presenza di un avvocato di fiducia, come garante della procedura. Gli stessi agenti devono avvisare di questa possibilità prima di iniziare la verifica. Questo permette di “guadagnare tempo” ma non esonera dall’obbligo di sottoporsi al controllo.

Ispezione e perquisizione: quali sono i miei diritti?

L’ispezione al domicilio serve per ricercare elementi utili per identificare una fattispecie di reato o un colpevole, mentre la perquisizione per cercare l’arma del delitto (quando ci sono indizi di reato più gravi). Entrambe avvengono di norma a sorpresa e devono essere autorizzate dal magistrato. Quindi gli agenti, prima di varcare la soglia della tua abitazione dovranno mostrare il cosiddetto “mandato”. Durante queste operazioni hai la facoltà di chiedere l’intervento dell’avvocato.
Se l’ispezione e la perquisizione sono personali - quindi implicano palpeggiamenti e altre operazioni più o meno invasive - puoi chiedere che siano effettuate da un’agente del tuo stesso sesso.
Se vieni colto in flagranza di reato, invece, perquisizione e ispezione possono avvenire anche senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria.

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