Cassa integrazione: coperto il buco dal 26 marzo con emendamento al dl Sostegni

Teresa Maddonni

5 Maggio 2021 - 10:58

condividi

Cassa integrazione: viene coperto ufficialmente il buco normativo dal 26 al 31 marzo grazie a un emendamento approvato al decreto Sostegni in conversione. Possibile la fruizione continua con le settimane della Legge di Bilancio.

Cassa integrazione: coperto il buco dal 26 marzo con emendamento al dl Sostegni

Cassa integrazione: un emendamento approvato al decreto Sostegni n.41 del 22 marzo copre il buco dal 26 marzo. Cosa significa?

Che il nuovo emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera - voluto dalla sottosegretaria al Lavoro della Lega Tiziana Nisini, che lo ha annunciato su Facebook - va a garantire ai datori di lavoro la continuità di fruizione delle settimane di cassa integrazione della Legge di Bilancio e del decreto Sostegni stesso.

Unioncamere aveva denunciato un buco nella copertura della cassa integrazione dal 26 marzo al 31 marzo, con un taglio di 280 euro in busta paga, per le aziende che avevano terminato le 12 settimane di CIGD, CIGO o ASO il 25 marzo utilizzandole a partire dal 1° gennaio; le nuove settimane del dl Sostegni potevano infatti essere fruite solo dal 1° aprile.

INPS è intervenuta dando la possibilità di fruire delle nuove settimane del dl Sostegni dal 29 marzo, ma lasciando comunque fuori dei giorni. Ora si copre definitivamente il buco nella cassa integrazione di marzo. Vediamolo nel dettaglio.

Cassa integrazione: coperto il buco dal 26 al 31 marzo 2021

L’emendamento sulla cassa integrazione voluto dalla Lega nella fase di conversione in legge del decreto Sostegni copre il buco dal 26 al 31 marzo 2021. Si legge infatti nell’emendamento approvato:

“All’articolo 8 dopo il comma 2 inserire il seguente 2-bis: i trattamenti di cui ai commi 1 e 2 possono essere concessi in continuità ai datori di lavoro che abbiano integralmente fruito dei trattamenti di cui all’articolo 1 comma 300 della legge 30 dicembre 2020 n.178 (Legge di Bilancio 2021 n.d.r.).”

Quindi i datori di lavoro possono chiedere in modo continuativo e senza dover partire dal 29 marzo (come indicato da INPS) o dal 1° aprile (come da dl Sostegni) con la fruizione delle settimane di cassa integrazione del decreto Sostegni se hanno fruito completamente delle 12 settimane della Legge di Bilancio 2021. Il decreto Sostegni lo ricordiamo prevede dal 1° aprile:

  • 13 settimane per CIGO Covid fino al 30 giugno 2021;
  • 28 settimane di cassa integrazione in deroga e assegno ordinario fino al 31 dicembre.

Ora la decorrenza del 1° aprile con l’emendamento al dl Sostegni approvato viene meno. La Legge di Bilancio 2021 lo ricordiamo prevede 12 settimane da utilizzare:

  • per periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa intercorsi tra il 1° gennaio 2021 e il 31 marzo 2021 per la CIGO;
  • per periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa intercorsi tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021 per la CIG in deroga e assegno ordinario.

Cassa integrazione: per coprire il buco istruzioni da INPS

Ora per coprire il buco nella cassa integrazione relativo al mese di marzo 2021 occorre attendere non solo che il decreto Sostegni venga convertito ufficialmente in legge con la sua approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma anche che INPS aggiorni le sue regole.

Seguiranno si presume istruzioni da INPS che ha già pubblicato una circolare per coprire il buco nella cassa integrazione, su parere conforme del ministero del Lavoro, ma dal 29 marzo dando la possibilità ai datori di lavoro di presentare una domanda integrativa, il che immaginiamo varrà anche per i giorni precedenti a quella data ancora scoperti.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO