Colori regioni: chi passa in zona rossa e arancione da lunedì 29 o martedì 30 marzo

Fiammetta Rubini

26/03/2021

26/03/2021 - 19:55

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Il Lazio diventa arancione da martedì 30 marzo, Valle D’Aosta, Calabria e Toscana in zona rossa a partire da lunedì. Zona rossa rafforzata in Puglia dopo l’ordinanza della Regione. Solo a maggio il ritorno delle zone gialle.

Colori regioni: chi passa in zona rossa e arancione da lunedì 29 o martedì 30 marzo

Cambiano i colori delle regioni a partire da lunedì 29 marzo, prima della stretta di Pasqua. Nel monitoraggio dell’Iss sulla base del quale Speranza firmerà le ordinanze sulle nuove zone rosse e arancioni l’Rt nazionale è sceso a 1.08.

Confermato il passaggio del Lazio in zona arancione da martedì 30 marzo. Da lunedì, invece, passano in zona rossa Calabria, Toscana e Valle d’Aosta. A proposito di quest’ultima, il presidente della Regione Erik Lavevaz aveva detto: “L’incremento dei nuovi positivi, la presenza di nuove varianti anche sul nostro territorio e l’innalzamento dell’indice Rt ci obbligano ad adottare misure più restrittive”.

Intanto la Puglia ha annunciato che sarà zona rossa rafforzata dal 27 marzo al 6 aprile: il presidente di Regione Michele Emiliano ha firmato l’ordinanza.

Quella di venerdì 26 marzo è una giornata decisiva non solo per i nuovi colori delle regioni, ma anche per i provvedimenti in arrivo in vista della scadenza del 6 aprile: oggi il premier Draghi in conferenza stampa ha anticipato le misure in arrivo con il nuovo decreto Covid di aprile.

Dopo Pasqua riaprono le scuole fino alla prima media, confermati gli altri divieti fino al 30 aprile: niente zone gialle e stop agli spostamenti fuori regione.

Quando cambiano i colori delle regioni: lunedì o martedì?

Le regioni che dopo il monitoraggio Iss di venerdì 26 marzo diventeranno rosse cambieranno il loro status da lunedì 29. Come anticipato dal governatore della Valle D’Aosta, “Il passaggio alla zona rossa avverrà da lunedì e sarà formalizzato nei prossimi giorni da un’ordinanza del Ministro della Salute. Questo avverrà in funzione dell’analisi dei dati registrati negli ultimi 14 giorni e, in particolare, alla luce dell’incidenza dei nuovi positivi, nel rapporto fissato dall’istituto superiore di sanità, determinato in 250 nuovi casi ogni 100 mila abitanti. Per la Valle d’Aosta il rapporto ha raggiunto i 291 casi su 100 mila abitanti”.

Diverso il caso delle regioni che da rosse passano all’arancione (come il Lazio, per intenderci), dove le nuove misure entreranno in vigore da martedì.

Questo perché la normativa prevede che debbano passare 15 giorni prima che una regione rossa possa essere riclassificata ed entrare nella fascia di rischio minore.

Le ordinanze di Speranza entrate in vigore il 15 marzo durano quindi fino a lunedì 29 marzo: ciò significa che la zona arancione nel Lazio scatta martedì 30. Roma avrà quindi 3 giorni di respiro prima della zona rossa di Pasqua

Nuove zone rosse e arancioni: cosa cambia da lunedì 29 marzo

Al momento la mappa dell’Italia è così suddivisa: in zona arancione ci sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e alla Provincia Autonoma di Bolzano; la zona rossa comprende Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e alla Provincia Autonoma di Trento.

Il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute in uscita venerdì 26 marzo fornisce un quadro aggiornato della situazione epidemiologica nelle regioni italiane, suggerendo quali misure scatteranno a partire da lunedì, quando entreranno in vigore le ordinanze di Speranza.

In seguito alla diffusione dei dati aggiornati, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il passaggio in zona rossa per Calabria, Valle D’Aosta e Toscana, dove l’incidenza settimanale è di 250 casi ogni 100.000 abitanti, soglia che fa scattare automaticamente la zona rossa.

Il Covid in Toscana continua a viaggiare sopra i 1000 casi al giorno, e ora anche Firenze è a un passo dal diventare zona rossa. Nel capoluogo toscano si registrano infatti quasi 400 casi positivi al giorno e un Rt che sfiora l’1,25.

La Calabria, già la settimana scorsa con un Rt a 1.36 aveva schivato la zona rossa. Questo perché la soglia 1.25 con cui si entra nella fascia di rischio più alta non era stata superata nel dato minimo della forbice, e perché l’incidenza e l’occupazione dei letti restano al di sotto della soglia. Questa settimana l’indice Rt calabro si è attestato a 1.37.

8 regioni restano rosse fino al 12 aprile

Con l’aggiunta della Valle D’Aosta, Calabria e Toscana alle zone rosse da lunedì 29 marzo, sale a 10 regioni e 1 provincia autonoma il totale di regioni che resteranno rosse fino al 12 aprile. Si tratta di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Emilia Romagna, Trento, Toscana, Calabria, Puglia, Campania e Valle D’Aosta.

Per queste regioni sarà decisivo il monitoraggio di venerdì 9 aprile, con possibile ritorno in arancione da lunedì 12 aprile.

Lazio in zona arancione da martedì: cosa cambia

Il Lazio torna in zona arancione da martedì 30 marzo. Dopo 15 giorni in zona rossa nella regione potranno riaprire negozi, parrucchieri e centri estetici e si potrà uscire di casa senza autocertificazione. Nonostante un’occupazione delle terapie intensive sopra la soglia, altri dati tranquillizzano, come l’Rt sceso e intorno a 1 e l’incidenza dei casi inferiore ai 250/100mila abitanti.

In zona arancione ci si può spostare liberamente solo all’interno del proprio Comune, mentre per andare in altri Comuni in Regione bisogna avere comprovati motivi di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione.

Puglia in zona rossa rafforzata

Con l’ordinanza della Regione, in Puglia scatta la zona rossa rafforzata per l’intero territorio regionale, dal 27 marzo al 6 aprile. I cittadini saranno soggetti a regole più stringenti rispetto al resto d’Italia. Essere in zona rossa rafforzata per i pugliesi significherà che non potranno uscire dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni all’interno della regione per andare nelle seconde case, tranne che per comprovati motivi di necessità o urgenza (da indicare nell’autocertificazione). Vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti per andare nelle seconde case, salvo per comprovate esigenze.

Tutti i negozi che possono restare aperti in zona rossa chiudono obbligatoriamente alle 18, tranne supermercati, alimentari, benzine, tabaccai, farmacie, parafarmacie ed edicole. Nei giorni 28 marzo (Domenica delle Palme), 4 e 5 aprile (Pasqua e Pasquetta) sono sospese tutte le attività commerciali consentite in zona rossa tranne attività di vendita di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di fiori e piante, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie, delle parafarmacie.

Solo zone rosse e arancioni fino al 30 aprile

Dopo la zona rossa nazionale di Pasqua in vigore dal 3 al 5 aprile, il Governo ha deciso di prolungare le restrizioni per un altro mese. Il nuovo decreto Draghi in arrivo sarà di fatto una proroga dei divieti in vigore, ma con le scuole aperte (fino alla prima media) anche in zona rossa. Svanita l’ipotesi del ritorno della zona gialla, ma rafforzata a partire dalla terza settimana di aprile. Premier e ministri hanno annunciato che fino al 30 aprile non ci saranno zone gialle e continueremo a non poter viaggiare tra regioni senza motivi di necessità.

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