Calcolo costo aziendale dipendente: ecco come fare

Francesco Oliva

25 Luglio 2016 - 08:15

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Come si effettua il calcolo del costo aziendale di un dipendente? Ecco la guida completa su come effettuare il calcolo del costo annuale di un dipendente partendo dalla RAL.

Calcolo costo aziendale dipendente: ecco come fare

Come si calcola il costo aziendale annuale di un dipendente? Il punto di partenza è dato certamente dalla retribuzione annua lorda.
La retribuzione annua lorda, normalmente denominata con l’acronimo RAL, è la retribuzione annuale percepita dal lavoratore al lordo di tutte le voci di tassazione Irpef, contributi previdenziali ed assistenziali.
Occorre subito sottolineare un aspetto forse troppo spesso non considerato: la RAL è inferiore rispetto al costo annuale sostenuto dal datore di lavoro/imprenditore. Per quale motivo il datore di lavoro paga un importo maggiore della stessa RAL ai fini del rapporto con il lavoratore?

Il costo annuale che l’azienda sostiene per un lavoratore comprende anche la quota di INPS e retribuzioni differite di cui il lavoratore ha diritto ma che sono totalmente a carico dell’azienda e non ricomprese nella RAL.

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Calcolo costo aziendale dipendente: dalla RAL al costo azienda

Per il calcolo del costo aziendale dipendente occorre ovviamente partire dalla RAL – retribuzione annua lorda – e considerare poi tutte le componenti di costo a carico dell’azienda che determinano un costo aziendale annuale complessivo maggiore rispetto alla stessa RAL.

Nello specifico, per effettuare il calcolo del costo aziendale dipendente è necessario sommare le seguenti voci:

• la retribuzione annua lorda (RAL) che deve comprendere i ratei per le mensilità differite e aggiuntive, le ferie ed i permessi non goduti, ecc.;
• l’INPS a carico dell’azienda ovvero i 2/3 di contributi che sono totalmente a carico dell’azienda ma che il dipendente “non vede” nella propria busta paga. L’aliquota contributiva INPS complessiva su redditi da lavoro dipendente è pari a circa il 33%;
• l’assicurazione INAIL ovvero il premio percentuale INAIL che il datore di lavoro paga per assicurare il lavoratore dal rischio di infortuni e malattie professionali;
• la rivalutazione annuale del TFR maturato secondo quanto previsto dall’articolo 2220 del codice civile;
eventuali altri oneri accessori che condizionano il calcolo del costo aziendale dipendente e ne comportano l’incremento (enti bilaterali, buoni pasto, eventuale costo Irap calcolato sul dipendente).

Calcolo costo aziendale dipendente: le voci di costi comuni e generali

Nel calcolo del costo aziendale dipendente occorre considerare anche quelli che gli aziendalisti chiamano costi comuni e generali aziendali.

Dalla somma delle voci sopra riportate appare evidente come il calcolo del costo aziendale del dipendente sia complesso e debba essere attentamente ponderato.
In effetti, l’elencazione di cui sopra non esaurisce ancora tutte le componenti da considerare nel calcolo del costo aziendale annuale di un dipendente: per quale motivo? Da un punto di vista strettamente gestionale il costo aziendale dipendente deve comprendere molte altre voci che ovviamente la RAL e le altre componenti aggiuntive non considerano.
Si tratta, a titolo di esempio, delle spese sostenute dall’azienda per l’aggiornamento professionale e la formazione del lavoratore, per la sicurezza e la pulizia dei luoghi di lavoro, le spese per la fornitura di materiale e le spese per la gestione amministrative e fiscale (elaborazione buste paga, gestione Libro Unico del Lavoro).

Calcolo costo aziendale dipendente: alcuni aspetti generali

Il costo aziendale dipendente può essere definito come il costo complessivo che un datore di lavoro deve sostenere per remunerare il lavoro prestato dai propri lavoratori dipendenti.

Tale costo si compone principalmente della retribuzione erogata ai sensi dell’articolo 36 della Costituzione in funzione del rapporto di lavoro, alla quale occorre sommare i contributi previdenziali e assistenziali che il datore di lavoro è obbligato a versare agli enti preposti e altri oneri accessori.

La retribuzione di un lavoratore assume diverse configurazioni giuridiche ed economiche:

  • diretta ovvero direttamente ed immediatamente legato all’effettiva prestazione del lavoratore;
  • indiretta ovvero indipendente dalla prestazione erogata dal lavoratore: si pensi alla retribuzione per malattia, maternità, infortunio, ferie, festività, permessi;
  • differita ovvero la retribuzione maturata nel corso del tempo ma erogata solo successivamente a scadenze prestabilite: tredicesima, quattordicesima, Tfr.

In definitiva la retribuzione del lavoratore ed il costo aziendale complessivo dipendono da quanto previsto dai Ccnl (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro), o da quelli territoriali o aziendali, dove vengono previsti i vari trattamenti economici e normativi in ordine ai settori di attività determinati sulla base dell’inquadramento del personale dipendente.

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