C’è il rischio di un’altra crisi finanziaria? L’allarme del FMI

Pierandrea Ferrari

04/06/2021

02/12/2022 - 15:03

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Neanche il tempo di archiviare la pratica Covid che dal Fondo monetario internazionale (FMI) già si torna a parlare di un’altra minaccia per la stabilità del sistema finanziario: il cambiamento climatico.

C’è il rischio di un’altra crisi finanziaria? L’allarme del FMI

Mentre le principali economie continuano ad impegnare tutto il loro arsenale sul fronte Covid, con prospettive in miglioramento grazie ad una campagna vaccinale ormai pressoché capillare, ecco che dal Fondo monetario internazionale (FMI) suona un nuovo allarme.

Stavolta, a finire sotto la lente dell’organizzazione è il più ampio capitolo del cambiamento climatico, che potrebbe persino “innescare una crisi finanziaria”.

C’è il rischio di un’altra crisi finanziaria? L’allarme del FMI

A parlare, nello specifico, è stato il direttore del dipartimento del FMI che si occupa dei mercati dei capitali, Tobias Adrian. “Il cambiamento climatico è lento, ma è anche potenzialmente disastroso”, ha aggiunto Adrian, citando gli esempi delle Bahamas e delle Filippine, due Paesi che da anni si ritrovano a fare i conti (anche economici) con uragani e tifoni ricorrenti.

Le parole di Adrian, oltretutto, riprendono le fila di un report pubblicato lo scorso settembre dalla US Commodity Futures Trading Commission (CFTC), che vedeva nel cambiamento climatico “un serio rischio per la stabilità del sistema finanziario USA e per la sua capacità di supportare l’economia statunitense”.

Tesi in parte corroborata, lo scorso marzo, dalla Federal Reserve, che pur non rinvenendo necessariamente “un impatto sulla stabilità finanziaria”, riconosceva in alcuni scenari l’esistenza di considerevoli rischi economici e finanziari legati agli stravolgimenti climatici.

L’impegno degli USA sul fronte climatico

In tal senso, si attende un contributo decisivo da parte degli Stati Uniti, che dopo quattro anni di amministrazione Trump sembrano ora tornare in prima fila nelle operazioni volte a ridurre l’impatto delle attività produttive umane sul clima. “Siamo impegnati ad usare tutto il potere del Governo federale USA per affrontare la minaccia del cambiamento climatico”, la dichiarazione di intenti dello scorso mese della segretaria al Tesoro USA Janet Yellen.

Nuove e decisive mosse dovrebbero arrivare dalla SEC, l’ente di vigilanza della Borsa USA, che come anticipato al Congresso dal presidente Gary Gensler potrebbe introdurre a stretto giro delle regole sulle disclosure delle società quotate relative al rischio ambientale delle loro attività. Ma anche dalla Fed: secondo Adrian, infatti, la Banca centrale “deve valutare come incorporare la questione climatica nella politica monetaria e nell’acquisto degli asset”.

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