Book Calling #14: “Spider-Brand” alla scoperta dei nuovi eroi del marketing con Giampaolo Colletti

Antonella Coppotelli

16/02/2021

26/04/2021 - 15:27

condividi

Spider-Brand è la nuova veste che deve assumere oggi un’azienda, tirando fuori superpoteri che la facciano restare sul mercato e le consentano di essere continuamente scelta da consumatori sempre più attivi e attenti. Ne abbiamo parlato con Giampaolo Colletti.

“Da un grande potere derivano grandi responsabilità” perché grazie a esso si può costruire o distruggere. Avere superpoteri oggi è richiesto a chi opera nel marketing e a tutte quelle aziende, grandi o piccole che siano, che vogliono restare sul mercato e mantenere quanto più possibile attivo il famigerato lifetime customer value, il tempo di vita di un cliente all’interno della nostro portafoglio clienti dal momento che, a differenza, di qualche anno fa “niente è per sempre” - per parafrasare un vecchio claim pubblicitario- neanche la fedeltà dei nostri acquirenti più longevi. E guai a credere che sia ancora così, sarebbe un errore imperdonabile nel nostro mestiere di marketer e comunicatori. Perché?

Più di una spiegazione motivata con tanto di case history nostrane e internazionali ce l’ha fornita Giampaolo Colletti in Spider-Brand, suo ultimo libro edito da Egea. L’autore prende le mosse da uno dei supereroi più amati e attuali di sempre per raccontarci i superpoteri di cui i nuovi eroi del marketing debbano dotarsi per poter sopravvivere all’interno di un agone digitale sempre più serrato e competitivo.

Spider-Brand

Il “consumattore”

Prima di qualsiasi strategia legata a un lancio di prodotto o di servizio è bene chiedersi chi abbiamo davanti. Riflessione scontata, ce ne rendiamo conto, ma che tende a essere dimenticata dinanzi alle caratteristiche del nostro ultimo ritrovato che, bello impacchettato e infiocchettato, è pronto per essere immesso su un mercato perché convinti delle sue ineguagliabili caratteristiche che conquisteranno tutti. Peccato che abbiamo dimenticato di chiederci chi siano questi tutti e quali necessità o desideri possano avere. Non ci riferiamo in questa fase a una segmentazione specifica del core target perché ancora prima di arrivare a questo dobbiamo porci un’altra domanda; o meglio darci un’altra risposta nata da un’osservazione sistematica di quello che abbiamo intorno a noi, con una doverosa analisi di coscienza e di autocritica prima verso noi stessi perché, ci piaccia a no, anche noi facciamo parte del sistema e lo alimentiamo.

Iniziamo, quindi, a ricordare come ci comportiamo da clienti e come ci siamo “evoluti” in consumattori in un’era fluida, iperconnessa e dominata dal digitale - e mai così predominante e a tratti necessario come la sua fruizione durante tutto il 2020 e oltre- dove vige il tutto e subito e la nostra attenzione scema sempre di più fino ad averla più bassa di quella di un pesce rosso ossia 8 secondi contro i 9 dei nostri amici acquatici.

E’ quasi sicuro che non ci lasciamo stupire più da nulla; bene o male riusciamo a soddisfare quasi quotidianamente bisogni e desideri. Siamo saturi di ricevere pubblicità passiva, non crediamo a facili promesse e soluzioni e nella nostra volontà e capacità di acquisto siamo diventati smaliziati, veloci e autonomi. Cerchiamo da soli i prodotti, leggiamo le recensioni, a nostra volta le scriviamo e ci orientiamo su scelte che non solo soddisfino il portafoglio ma anche il nostro sistema dei valori, pronti a cambiare prodotto o servizio se nell’acquisto successivo troviamo qualcosa di più soddisfacente.

Insomma siamo diventati uno strano animale con cui avere a che fare e che necessita di essere messo al centro dei valori, dei pensieri e delle strategie di marketing di un’azienda che davvero deve tirare fuori superpoteri per catturare la nostra attenzione. L’autore ne individua almeno 30 all’interno del suo libro, rimarcando sulla necessità da parte delle imprese di essere sempre credibili e serie nei messaggi che lanciano a partire dalla sostenibilità fino alla personalizzazione e fidelizzazione per divenire dei veri e propri “modelli da ammirare, copiare e studiare”. Non può essere altrimenti oggi come oggi in cui se da un lato va recuperato il senso dell’attesa dall’altro non è ammessa alcuna distrazione o stortura per restare in piedi. E’ davvero necessario, quindi, diventare Spider-Brand e saper tessere trame e tele di buona comunicazione e atti virtuosi per cullare i nostri clienti.

Iscriviti a Money.it