Bonus 1.000 euro decreto Rilancio: ecco chi è escluso

Teresa Maddonni

04/08/2020

03/05/2021 - 13:27

condividi

Bonus 1.000 euro nel decreto Rilancio: vediamo chi è escluso dal beneficio sulla base di quanto stabilito dal testo in vigore e convertito nella legge n.77/2020.

Bonus 1.000 euro decreto Rilancio: ecco chi è escluso

Bonus 1.000 euro nel decreto Rilancio, ma qualcuno è escluso dalla cifra a tre zeri prevista per maggio per alcune categorie di lavoratori. Il decreto è stato converito nella legge n.77/2020 con qualche modifica.

Il decreto Rilancio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è quindi in vigore. Nonostante alcuni nodi decisivi che si sono riusciti poi a sciogliere, nel susseguirsi delle bozze del decreto il bonus da 600 o 1.000 euro è rimasto sempre e comunque una costante.

Il bonus di 600 euro è per il mese di aprile per chi ne ha beneficiato a marzo, e per maggio nella somma di 1.000 euro per chi ha subito una riduzione del fatturato.

Qualcuno resta escluso dal bonus 1.000 euro a prescindere, come i lavoratori dello spettacolo o anche gli autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago per esempio, laddove invece sono inserite nuove categorie di lavoratori rispetto al Cura Italia che percepiscono delle indennità.

Bonus 1.000 euro nel dl Rilancio: chi è escluso

Il bonus di 1.000 euro è presente nel decreto Rilancio. Per alcune categorie di lavoratori vale a dire professionisti con partita IVA iscritti alla Gestione separata INPS, Co.co.co., lavoratori stagionali del settore turismo e stabilimenti termali del Cura Italia è previsto con il decreto Rilancio un bonus da 600 euro per il mese di aprile che diventa di 1.000 nel mese di maggio.

I principali esclusi dal bonus di 1.000 euro sono gli autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago, quindi artigiani e commercianti per esempio, per i quali a maggio non è previsto alcun bonus e i lavoratori dello spettacolo, per loro infatti rimane, anche per il mese di maggio, il bonus di 600 euro. Ma andiamo al testo del decreto per scoprirlo nel dettaglio. Nella fase di conversione del decreto sono stati inseriti anche i lavoratori dello spettacolo intermittenti.

All’articolo 84 - Nuove indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 al comma 4 si legge:

“Ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità di cui all’articolo 28 del decreto-legge 18 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, la medesima indennità pari a 600 euro è erogata anche per il mese di aprile 2020.”

E poi al comma 10:

“Ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che hanno i requisiti di cui all’art. 38 del decreto legge del 17 marzo 2020 del 2020 n. 18, convertito con modificazioni nelle legge 24 aprile 2020 n. 27, è erogata una indennità di 600 euro per ciascuno dei mesi di aprile e maggio 2020.”

Si fa riferimento pertanto all’articolo 38 del decreto Cura Italia e i requisiti per i lavoratori dello spettacolo per i quali non lievita a 1.000 euro il bonus nel mese di maggio e che pertanto restano esclusi, sono:

  • almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al Fondo;
  • un reddito non superiore a 50.000 euro;
  • non essere titolari di pensione.

Non solo i lavoratori dello spettacolo perché nel decreto Rilancio tra gli esclusi dal bonus 1.000 euro vi sono anche gli operai agricoli o braccianti per i quali addirittura il bonus diventa di 500 euro, dai 600 del Cura Italia o i professionisti iscritti agli ordini.

Nuovi requisiti per il bonus lavoratori dello spettacolo

Sebbene siano esclusi dal bonus 1.000 euro, il decreto Rilancio prevede nuovi requisiti per accedere a quello che possiamo definire bonus lavoratori dello spettacolo per i quali lo abbiamo appena visto è prevista l’indennità di 600 euro anche per i mesi di aprile e maggio 2020.

Si legge infatti nel secondo periodo del succitato comma 10 dell’articolo 84 del dl Rilancio che possono accedere al bonus anche i lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo che abbiano:

  • 7 contributi giornalieri versati nel 2019;
  • un reddito non superiore ai 35.000 euro.

Niente bonus di 1.000 euro, ma aumenta la platea. La stessa si allarga con un’aggiunta al comma 10 in fase di conversione al decreto Rilancio ora legge che recita:

“Per i lavoratori intermittenti di cui al comma 8, lettera b), è corrisposta la sola indennità di cui alla medesima lettera.”.

Il decreto stabilisce anche per il bonus lavoratori dello spettacolo che non ne hanno diritto:

“i lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione alla data di entrata in vigore della presente disposizione.”

Inoltre anche ai lavoratori dello spettacolo percettori del reddito di cittadinanza, fino alla cifra di 600 euro o anche di 1.000 euro, è riconosciuto come abbiamo visto il beneficio.

Iscriviti a Money.it