Bitcoin può davvero arrivare a $500.000? Cosa dicono gli analisti

Pierandrea Ferrari

28/05/2021

28/05/2021 - 16:16

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Negli ultimi giorni, nel pieno del turbillon dei prezzi, è tornata sotto la lente la previsione di lungo periodo del CEO di Ark Invest Cathie Wood: BTC a 500.000 dollari, +1250% sulla quotazione attuale. Ma è davvero possibile? Ecco cosa dicono gli analisti.

Bitcoin può davvero arrivare a $500.000? Cosa dicono gli analisti

Bitcoin può davvero arrivare a quota 500.000 dollari? Lo scenario di lungo periodo, disegnato lo scorso novembre dal CEO di Ark Invest Cathie Wood ai microfoni di Barron’s (e confermato di recente), torna a far parlare i bull della divisa a pochi giorni dalla scivolata verso la soglia dei 30.000, tra le giravolte di Musk, le stoccate delle banche centrali e il dietrofront di alcuni big del mining, dalla Cina all’Iran.

Quello di Wood, del resto, è un nome che pesa dalle parti di Wall Street. E tanto. Le performance di Ark Innovation ETF, punta di diamante del fondo che dal 2014 ha incassato ritorni del 400% puntando su titoli tech come Tesla, Roku e Square, la dicono lunga sul track record finanziario della nuova stella dell’azionario USA, che è arrivata lo scorso anno a sovraperformare largamente l’indice benchmark S&P 500.

Ma cosa ne pensano, gli analisti, dell’orizzonte tracciato da Wood per il BTC? Il punto.

Bitcoin a $500.000? Cosa dicono gli analisti

L’orientamento bullish di Wood, riprendendo le parole affidate a Barron’s lo scorso anno, affondava le sue radici sul tasso di adozione istituzionale del BTC, dalle big cap di Wall Street ai circuiti di carte, sul crescente interesse degli Stati verso le criptovalute nazionali e sovranazionali (CBDC), come lo yuan o l’euro digitale, e sulla scarsità dell’asset, visto che i token minati non possono superare le 21 milioni di unità secondo le linee guida di Nakamoto.

Insomma, per Wood il BTC era, ed è, la valuta di riserva del nuovo ecosistema digitale. Un’osservazione in parte condivisa dagli analisti, nonostante le perplessità sulla cifra record tracciata rimangano piuttosto solide. E non solo per i venti di guerra che arrivano dall’Oriente, con la Cina che sarebbe persino sul punto di bandire le crypto-currency, o per le stoccate che piovono sul BTC energivoro.

Per gli analisti, infatti, la crypto a 500.000 dollari sarebbe possibile solo in caso di allocazione unidirezionale dei fondi da parte dei big della finanza, uno scenario quantomeno improbabile in tempi in cui sulla tecnologia blockchain di Ethereum inizia a girare un po’ di tutto, dalla crypto-arte degli NFT ai bond della BEI. Senza contare, poi, le scommesse speculative su social token come Dogecoin o Shiba Inu, sugli scudi negli ultimi mesi.

Il maxi-balzo del BTC, oltretutto, implicherebbe un pump della capitalizzazione di mercato dell’intero segmento delle divise digitali da 10.000 miliardi di dollari, circa un terzo del listino di Standard&Poor’s. Difficile da immaginare anche con una riconversione green delle monete.

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