Bill Gates padrone dell’OMS: è il finanziatore più potente dopo gli Stati Uniti

Martino Grassi

15/04/2020

27/01/2021 - 16:30

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Da anni Bill Gates è uno dei principali donatori privati dell’OMS. La sua è pura beneficenza o un modo per controllare le decisioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità?

Bill Gates padrone dell’OMS: è il finanziatore più potente dopo gli Stati Uniti

Il magnate Bill Gates sta assumendo un ruolo sempre maggiore nel settore sanitario, grazie alle sue ingenti donazioni all’OMS e alle varie associazioni per la lotta al coronavirus. Prima fra tutte quella dello scorso gennaio, con cui inviò 5 milioni di dollari alla Cina e 5 milioni all’Africa. La sua partecipazione sembra essere sempre più cruciale, soprattutto adesso che Donald Trump ha minacciato di ritirare i finanziamenti all’OMS, accusandola di non aver gestito in modo efficiente la crisi sanitaria e di averla insabbiata.

La beneficenza del CEO di Microsoft però sta generando diversi dubbi sulla sua bontà e molte persone si iniziando a chiedere se il suo sia puro mecenatismo o se invece possa essere un modo per influire sulle decisioni della sanità globale.

Attraverso la sua Bill and Melinda Gates Foundation, da più di dieci anni, il miliardario ha effettuato delle sostanziose donazioni all’OMS, pari a centinaia di milioni di dollari, e secondo Antoine Flahault, direttore dell’Istituto di Sanità Globale della facoltà di medicina dell’Università di Ginevra, la presenza dei Gates nell’Organizzazione Mondiale della Sanità sta diventando un po’ troppo invadente. Se Trump si toglierà delle scene, rimarrà dunque tutto in mano a Bill Gates?

Bill Gates all’OMS come un capo di Stato

Alla preoccupazione di Flahault si sono aggiunti, nel corso degli anni, altri esponenti dell’OMS, tra cui anche il capo del programma per la malaria, crucciato dall’ipotesi che la fondazione potesse distorcere o influire sulle priorità delle ricerca.

Bill Gates è il donatore privato più influente nell’Organizzazione Mondiale della Sanità, preceduto solo dalle donazioni pubbliche degli Stati Uniti (che adesso potrebbero diminuire in modo sostanziale dopo le accuse del disastro causato dal coronavirus negli USA) e seguito dal Regno Unito. Inoltre è stato il primo privato a partecipare all’assemblea generale dei paesi membri dell’OMS. Sembra dunque che nel prossimo futuro, l’OMS sia sempre più alla mercé del miliardario di Seattle.

Nel 2017 un rappresentante delle ONG con sede a Ginevra disse di Gates che “viene trattato come un capo di stato, non solo presso l’OMS, ma anche al G20” e che “poche persone osano criticare apertamente ciò che fa”, definendo Gates uno degli uomini più potenti nella salute globale.

La maggior parte dei membri dell’OMS non percepisce il miliardario come una minaccia per l’organizzazione, ma anzi lo vede come un’opportunità per ottenere maggiori fondi destinati alla ricerca e al bene pubblico, secondo il quotidiano “Politico”. Quali possono essere dunque le preoccupazioni dietro alla partecipazione attiva di Gates nell’OMS?

I rischi per l’OMS

Quello che preoccupa alcuni esponenti dell’OMS è il fatto che la dipendenza dalla donazioni di Bill Gates potrebbe provocare delle situazioni pericolose per l’intera organizzazione.

Il primo motivo d’ansia deriva dal fatto che il denaro della Fondazione Gates ha come origine gli investimenti di grandi imprese, e dunque potrebbe essere un cavallo di Troia per gli interessi delle aziende stesse. Gates potrebbe minare il ruolo dell’OMS nella definizione degli standard e nella definizione delle politiche sanitarie in modo tale da poter favorire il proprio patrimonio.

Altri temono semplicemente che l’organismo delle Nazioni Unite si affidi troppo ai soldi della Gates e che l’imprenditore possa un giorno cambiare idea e spostarli altrove, ritrovandosi così senza un’importante fetta di investimenti per portare avanti i propri progetti.

I finanziamenti all’OMS dal 1970 ad oggi

Negli ultimi 50 anni gli ingressi nelle casse dell’OMS sono profondamente cambiati, nel 1970, il bilancio dell’Organizzazione era composto da un 80% proveniente dagli Stati membri, ed un restante 20% da donatori privati, nel 2016 il rapporto si è completamente ribaltato, con il risultato che interi dipartimenti e progetti sono interamente appannaggio della fondazione Bill & Melinda Gates. Nicoletta Dentico, direttrice della ONG di Ginevra, Health innovation in practice ha dichiarato alla tv svizzera che:

“Questo ha, inevitabilmente, un impatto. Non tanto su quello che l’OMS dice ma, piuttosto, su quello che omette di dire.”

Ad oggi le quote degli Stati membri rappresentano circa un quarto del budget biennale dell’OMS, corrispondente a 4,5 miliardi di dollari. Il restante denaro viene devoluto da governi, Gates e altri aziende o donazioni private che decidono di partecipare. Queste donazioni tuttavia sono destinati a specifiche ricerche e l’OMS non ha voce in capitolo sulla sua allocazione.

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