Beni strumentali, in chiaro le regole per i bonus 2021: chi ha diritto ai crediti d’imposta

Giorgio Battisti

26/07/2021

25/10/2022 - 11:55

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Beni strumentali, tutte le regole per l’accesso ai bonus per gli investimenti nel 2021. A spiegare chi ha diritto ai crediti d’imposta è la circolare n. 9/E dell’Agenzia delle Entrate.

Beni strumentali, in chiaro le regole per i bonus 2021: chi ha diritto ai crediti d’imposta

Beni strumentali, bonus per gli investimenti confermato anche per il 2021, con numerose novità in merito alla misura dei crediti d’imposta riconosciuti ai titolari di partita IVA.

A fare il punto delle novità e a fornire dettagli su chi ha diritto al bonus per gli investimenti in beni strumentali è la circolare n. 9/E dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 23 luglio 2021.

La Legge di Bilancio 2021 ha nuovamente modificato le agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali 4.0 e ordinari, aumentando le aliquote dei crediti d’imposta fruibili e prorogandone la durata fino al 31 dicembre 2022, con possibilità di completare l’investimento entro il 30 giugno 2023.

Le nuove regole si applicano in via retroattiva agli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020.

Con la circolare n. 9/E del 23 luglio 2021 l’Agenzia delle Entrate fa il punto delle novità introdotte, rispondendo ai quesiti posti da imprese e professionisti.

Beni strumentali, in chiaro le regole per i bonus 2021: chi ha diritto ai crediti d’imposta

Con l’obiettivo di stimolare gli investimenti, la Legge di Bilancio 2021 ha confermato il bonus per gli investimenti in beni strumentali, introducendo importanti novità.

In primo luogo, la durata dell’agevolazione è prolungata fino al 30 dicembre 2022, termine che si sposta al 30 giugno 2023 per il completamento degli investimenti.

Per avere a disposizione i sei mesi aggiuntivi, sarà necessario che entro la fine del 2022 l’ordine dei beni sia accettato dal venditore e che siano stati versati acconti pari almeno al 20 per cento della spesa.

Non cambia solo la durata, ma anche la misura dei crediti d’imposta riconosciuti.

Come illustrato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 9/E del 23 luglio 2021, viene a crearsi una “doppia” disciplina in merito alla percentuale di bonus spettante per gli investimenti in beni strumentali.

Tipologia di investimentoPercentuale credito d’imposta 2021Percentuale credito d’imposta 2022
Beni strumentali materiali 10% 6%
Beni strumentali materiali per il lavoro agile 15% 6%
Beni strumentali immateriali non 4.0 10% 6%
Beni strumentali materiali 4.0 50% per spese fino a 2,5 milioni di euro - 30% da 2,5 a 10 milioni - 10% da 10 a 20 milioni 40% fino a 2,5 milioni di euro - 20% da 2,5 a 10 milioni - 10% da 10 a 20 milioni
Beni immateriali 4.0 20% 20%

Per quel che riguarda i soggetti a cui spetta il bonus per gli investimenti in beni strumentali, la Legge di Bilancio 2021 conferma che potranno accedere all’agevolazione tutte le imprese residenti nello Stato, incluse le stabili organizzazioni.

Per i professionisti, l’accesso ai crediti d’imposta è limitato ai beni strumentali ordinari, quelli precedentemente ammessi al super ammortamento.

Beni strumentali, credito d’imposta per imprese e professionisti: le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate

Appare utile soffermarsi sulle regole in merito ai soggetti beneficiari dei crediti d’imposta sugli investimenti in beni strumentali.

Come illustrato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 9/E del 23 luglio 2021, sotto il profilo soggettivo il credito d’imposta spetta alle imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, che, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, effettuano investimenti per strutture produttive ubicate in Italia.

Possono accedere alle agevolazioni anche gli enti non commerciali, per l’attività commerciale eventualmente esercitata, così come le reti di imprese e le imprese agricole che determinano il reddito ai sensi dell’articolo 32 del TUIR.

Gli esercenti arti e professioni possono beneficiare esclusivamente del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali non 4.0, ossia i beni ordinari.

Si allega di seguito la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 9/E del 23 luglio 2021:

Agenzia delle Entrate - circolare n. 9/E del 23 luglio 2021
Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi – Articolo 1, commi da 1051 a 1063, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021) – Risposte a quesiti

Bonus beni strumentali ordinari anche alle associazioni tra professionisti

Per quel che riguarda gli esercenti arti e professioni, i crediti d’imposta sugli investimenti in beni strumentali spettano anche per l’attività di lavoro autonomo svolta in forma associata. Quindi, specifica l’Agenzia delle Entrate, anche alle associazioni tra professionisti.

Nessuna condizione è invece posta sulla data di inizio dell’attività.

Nella circolare n. 9/E del 23 lugli 2021 si legge quindi che possono beneficiarne anche le nuove attività.

Gli esclusi: chi non ha diritto ai crediti d’imposta per i beni strumentali

Tutti i soggetti potenzialmente ammessi alla fruizione dei crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali saranno tenuti a rispettare specifici requisiti.

Come illustrato dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate, restano escluse dalle agevolazioni le imprese che:

  • si trovino in stato di crisi e più precisamente in liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o altra procedura concorsuale prevista dalla legge fallimentare (regio decreto 16 marzo 1942, n. 267), dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14) o da altre leggi speciali;
  • abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una delle situazioni di cui al punto che precede;
  • siano destinatarie di sanzioni interdittive, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (recante “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”).

Inoltre, l’utilizzo dei crediti d’imposta è subordinato al corretto adempimento degli obblighi relativi al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dei propri lavoratori. Per l’uso del bonus spettante è quindi necessario possedere il DURC regolare.

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