Arbidol farmaco anti-coronavirus: davvero la cura è nascosta in Russia?

Fiammetta Rubini

17/03/2020

17/01/2023 - 12:36

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Il farmaco Arbidol (umifenovir) è un possibile rimedio contro il coronavirus? Il video di due italiani che acquistano l’antivirale in Russia solleva dubbi. Proviamo a fare chiarezza.

Nelle ultime ore il video di due italiani all’aeroporto di Mosca che vanno in farmacia a comprare il farmaco Arbidol per curare il coronavirus ha fatto il giro del web.

“Arbidol farmaco anti-coronavirus: è in commercio da 46 anni e ce l’hanno i russi. Andiamo a comprare questo famoso Abidol contro tutti i coronavirus” dice l’uomo nel video, e nei commenti aggiunge: “I cinesi lo compravano con le valigie piene”.

Mesi di ricerche scientifiche e test sperimentali per poi scoprire che l’antidoto al virus Covid-19 esiste ed è già in vendita in Russia? Pur non mettendo in dubbio la buona fede del signore che ha fatto il video, è giusto fare chiarezza sulla veridicità delle sue affermazioni.

Cos’è Arbidol, “farmaco anti-coronavirus” non venduto in Italia

Arbidol è un farmaco antivirale il cui principio attivo è l’umifenovir. Il medicinale, venduto in farmacia senza prescrizione, è stato sviluppato in Russia alla fine degli anni ’80 ed è ampiamente diffuso in Russia e in Cina come profilassi e trattamento contro raffreddore e influenza: ogni anno vengono vendute centinaia di milioni di dosi.

La sua efficacia è dibattuta: da una parte ci sarebbero prove delle sue proprietà antivirali, ma diversi studi ne contestano la validità tant’è che nell’Unione Europea e negli Stati Uniti non è stato approvato ed è vietata la vendita.

Negli ultimi tempi Arbidol è stato pubblicizzato come una potente arma antivirale per trattare o prevenire il coronavirus: le ricerche sul web di Arbidol sono decollate bruscamente con il diffondersi dell’epidemia di Covid-19.

Coronavirus: non esistono cure efficaci “nascoste”

A inizio febbraio molte testate hanno ripreso la notizia secondo cui un esperto della National Health Commission of China ha proposto di utilizzare Arbidol (umifenovir) insieme a un altro farmaco (darunavir) per trattare il coronavirus, questo sulla base di test preliminari in Cina che avevano dimostrato che l’azione combinata dei due farmaci poteva inibire la replicazione del virus.

Tuttavia studi successivi hanno smentito questa ipotesi, dimostrando che Arbinol non ha alcuna efficacia nel trattamento del Covid-19. Discorso diverso per l’utilizzo del farmaco da solo come profilassi post-esposizione che ha dimostrato risultai positivi che però hanno bisogno di ulteriori ricerche.

Gli scienziati stanno ancora cercando di trovare antivirali specifici per il coronavirus Covid-19. Diversi medicinali esistenti, tra cui clorochina, arbidolo, remdesivir e favipiravir sono attualmente oggetto di studi clinici per testare la loro efficacia e sicurezza nel trattamento della malattia, ma finora nonostante siano stati raggiunti alcuni risultati promettenti, non è stato scoperto il farmaco davvero efficace contro il coronavirus.

Quanto all’Arbidol nello specifico, bisogna dire che nonostante l’ampia diffusione in Russia e Cina, il Comitato dell’Accademia Russa delle Scienze mediche nel 2007 ha presentato il farmaco come obsoleto e con efficacia non dimostrata. Anche i media russi si sono lamentati contro il Ministro della Salute dell’epoca per aver fatto pressioni per spingere il farmaco Arbidol, che secondo gli esperti non aiuta affatto contro l’influenza, a discapito di altri medicinali di efficacia comprovata.

Come affermato dal prof. Vitaly Zverev, direttore del Dipartimento di microbiologia, virologia e immunologia della Moscow State Medical University, “ad oggi non esistono farmaci in grado di uccidere il coronavirus. Alcuni antivirali sono risultati lievemente efficaci, ma possono portare a seri effetti collaterali”. Su Arbidol come rimedio efficace per il coronavirus, il ricercatore ha detto che non funziona neppure per curare il virus della normale influenza.

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