Analisi di bilancio per indici: verifica della liquidità o solvibilità aziendale

Francesco Oliva

12 Novembre 2018 - 14:30

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Analisi di bilancio per indici: come controllare la liquidità e la solvibilità aziendale?

Analisi di bilancio per indici: verifica della liquidità o solvibilità aziendale

L’analisi di bilancio per indici consente di valutare lo stato di salute di un’azienda attraverso lo studio degli indici. Essi consistono in una serie di rapporti o quozienti tra grandezze di bilancio particolarmente significative ai fini della valutazione della redditività, solvibilità, solidità ed efficienza aziendale. In questo articolo trattiamo gli indici di solvibilità o liquidità.

Analisi di bilancio per indici: cosa sono gli indici di liquidità o solvibilità?

Un’azienda è solvibile o liquida quando è in grado di far fronte alle proprie obbligazioni di carattere finanziario a breve termine in modo rapido ed economico.
In altre parole, un’azienda è solvibile quando con le disponibilità di cassa e/o banca riesce a far fronte agli impegni ordinari di gestione.

Tra gli indici di liquidità o solvibilità maggiormente utilizzati abbiamo:

  • l’indice di liquidità primaria;
  • l’indice di liquidità secondaria;
  • l’indice del tempo medio d’incasso dei crediti commerciali;
  • l’indice del tempo medio di pagamento dei debiti commerciali;
  • l’indice di rotazione del magazzino.

Analisi di bilancio e indici di liquidità: indice di liquidità primaria e secondaria

Un primo gruppo importante di indici di liquidità è rappresentato dagli indici di liquidità primaria (o quoziente acido di liquidità o prova acida, “acid test ratio”) e secondaria (o indice di liquidità corrente).

L’indice di liquidità primaria è espresso dal seguente rapporto:

Indice di liquidità primaria = Liquidità immediate + liquidità differite / Passivo a breve termine

Questo indice consente di valutare l’attitudine dell’azienda a soddisfare gli impegni di breve periodo attraverso le risorse già liquide o liquidabili. Le liquidità immediate sono rappresentate dai valori di cassa e banca; le liquidità differite, invece, sono rappresentate dai crediti verso clienti.
La differenza in valore assoluto tra numeratore e denominatore consente di calcolare il cosiddetto margine di tesoreria.
La condizione ottimale per l’azienda si realizza quando questo indice è pari o superiore ad 1. Un indice inferiore ad 1, al contrario, segnala uno stato di insolvibilità.

L’indice di liquidità secondaria viene espresso dal seguente rapporto:

Indice di liquidità secondaria = Liquidità immediate + liquidità differite + scorte di magazzino / Passvio a breve termine

Questo indice consente di valutare quanto le risorse liquide e quelle prontamente liquidabili, ivi comprese le merci stoccate, permettano di fronteggiare gli impegni assunti a breve termine dall’azienda. La differenza in valore assoluto tra numeratore e denominatore consente di calcolare il cosiddetto capitale circolante netto.
La condizione ottimale per l’azienda si realizza quando l’indice è compreso tra 1,5 e 2. In altre parole, l’attivo a breve deve essere superiore al passivo a breve.

Analisi di bilancio e indici di liquidità: tempi medi di incasso e pagamento nei rapporti commerciali

Un altro aspetto utile da indagare in tema di analisi di bilancio ed indici di liquidità è rappresentato dallo studio dei tempi medi di incasso dei crediti e pagamento dei debiti commerciali.

Il tempo medio di incasso dei crediti commerciali viene espresso dal seguente rapporto:

Crediti verso clienti / Fatturato giornaliero a credito (=fatturato annuo/365)

Questo indice consente quindi di avere indicazioni circa il periodo medio di riscossione dei crediti verso i clienti. Non esiste una condizione di equilibrio standard poiché occorre valutare le condizioni dell’azienda, del mercato, della congiuntura economica, ecc..

Il tempo medio di pagamento dei debiti commerciali viene espresso dal seguente rapporto:

Debiti verso fornitori / Acquisti giornalieri a credito (=Acquisti annui a credito/365)

Questo indice consente quindi di avere indicazioni circa il periodo medio di pagamento dei debiti verso fornitori. Anche in questo caso non esiste una condizione di equilibrio definibile a priori. Può essere molto significativo però confrontare i tempi medi di incasso e pagamento per valutare l’efficienza dell’azione commerciale dell’azienda. In questo senso una condizione soddisfacente si realizza quando i due indici sono simili o quando i tempi medi di pagamento tendono ad essere superiori a quelli di incasso.

Analisi di bilancio per indici di liquidità o solvibilità: gli indici di rotazione

Altra tipologia importante di indici di liquidità sono gli indici di rotazione che consentono di valutare l’efficienza aziendale nella gestione degli acquisti e delle vendite.

L’indice di rotazione del magazzino, per esempio, consente di capire quante volte le merci “girano” nel corso dell’esercizio. Tale indice è espresso dal seguente rapporto:

Indice di rotazione del magazzino = Costo del venduto / Scorte di magazzino

Ovviamente maggiore è questo indice, maggiore è l’efficienza dell’azienda nel gestire i propri flussi di acquisti e vendite.

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