Amazon compra MGM per $8,45 miliardi: guerra dello streaming al via?

Pierandrea Ferrari

26/05/2021

26/05/2021 - 17:16

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Dopo le tante indiscrezioni dei giorni scorsi, Amazon ha ufficializzato in una nota la chiusura delle trattative con Metro-Goldwyn-Mayer (MGM): la casa di cine-produzione USA finisce nelle mani di Bezos per 8,45 miliardi di dollari. Un’altra pedina che si muove sullo scacchiere dello streaming.

Amazon compra MGM per $8,45 miliardi: guerra dello streaming al via?

Le indiscrezioni raccolte nei giorni scorsi da The Information e Variety trovano conferma. Oggi Amazon ha ufficializzato in una nota la chiusura delle trattative per l’acquisizione della major USA Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), con Bezos che ha staccato un assegno da 8,45 miliardi di dollari, di fatto il secondo colpo più caro della storia del colosso dell’e-commerce.

Ma mettendo le mani su una delle big five dell’industria cinematografica statunitense, Bezos ha soprattutto mosso un’altra pedina nello scacchiere dello streaming, solo pochi giorni dopo che il gigante delle telecomunicazioni AT&T aveva deciso di scorporare Warner Media per creare un unico moloch dell’entertainment con Discovery. E con Disney e Netflix alla finestra, la guerra può cominciare.

Amazon compra MGM per $8,45 miliardi: guerra dello streaming al via?

Con MGM, del resto, l’arsenale di Prime Video si fa ricco. Non solo i grandi classici come Il mago di Oz, La pantera rosa e Rocky, ma anche la saga evergreen di James Bond e alcune delle serie più in vista del momento, come Fargo e Vikings.

Insomma, i 200 milioni di abbonati – mal contati, visto che Amazon non ha mai rivelato il volume dei suoi subscribers – potranno accedere ad una library ben più ampia rispetto a quella attuale, che già conta alcune serie originali pluripremiate come La fantastica signora Maisel e Fleabag e i diritti di alcuni lotti di partite della prossima Champions League e dei Mondiali in Qatar del 2022.

L’acquisizione del leone ruggente, che porta in orbita Amazon anche il canale via cavo Epix, non è però solo un guanto di sfida alla neonata Warner-Discovery o a Disney e Netflix, ma anche l’ennesima prova di forza di un gigante che sta fagocitando un po’ di tutto, dai farmaci al cloud-computing.

Non è un caso che le sirene dell’antitrust si siano da tempo accese, e dal Comitato giudiziario del Congresso USA si parla già di regole più stringenti per salvaguardare la concorrenza dalla morsa di Bezos. Forse, con l’ultimo colpo, arriveranno delle accelerate.

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