A cosa serve il maxi prestito di FCA se Fiat Punto sarà prodotta in Polonia?

Redazione Motori

30 Agosto 2020 - 10:26

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Dopo la diffusione della notizia che Punto sarà prodotta in Polonia Sindacati, lavoratori e fornitori italiani di FCA, iniziano ad interrogarsi sul futuro

Nelle scorse ore si è diffusa la notizia che molto probabilmente la nuova Fiat Punto sarà prodotta in Polonia nello stabilimento FCA di Tichy. La vettura dovrebbe dunque tornare, come vi avevamo anticipato negli scorsi mesi. L’auto sarà costruita sulla piattaforma modulare CMP del gruppo francese PSA. Appresa la notizia che comunque deve ancora essere confermata ufficialmente dal futuro gruppo Stellantis, i sindacati e i lavoratori hanno iniziato a farsi molte domande.

A cosa è servito il maxi prestito a FCA se Fiat Punto sarà prodotta in Polonia?

Una domanda sorge spontanea. Se davvero la nuova Fiat Punto e anche altri piccoli modelli di Fiat Chrysler nei prossimi anni saranno prodotti in Polonia e in altri stabilimenti esteri del gruppo FCA, a cosa è servito il maxi prestito da 6,3 miliardi di euro garantito dallo stato italiano negli scorsi mesi al gruppo italo americano?

Quando si è capito che la fusione con PSA era un’ipotesi concreta, in molti hanno iniziato a temere che per l’industria automobilistica italiana questa poteva essere una brutta notizia. Ma la stessa Fiat Chrysler prontamente ha rassicurato tutti dicendo che non vi sarebbe stata alcuna smobilitazione e che le fabbriche italiane avrebbero lavorato a pieno regime nei prossimi anni.

Tuttavia le prime notizie ufficiose che arrivano a proposito del futuro di FCA non sembrano promettere nulla di buono. Infatti è stato ufficialmente confermato che tutte le piccole auto di FCA saranno prodotte sulla piattaforma CMP di PSA e quindi ai fornitori italiani è stato consigliato di sospendere ogni attività di ricerca o sviluppo di nuove piattaforme.

Ora Autonews ha confermato che la nuova Fiat Punto sarà fatta in Polonia. Chiaramente queste voci iniziano a creare nervosismo tra fornitori, dipendenti e sindacati di FCA in Italia che si interrogano sul loro futuro. Vedremo dunque nei prossimi mesi quali altre novità arriveranno a proposito del futuro gruppo Stellantis.

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