Italiani in Afghanistan in pericolo: il piano della Farnesina

E. C.

14 Agosto 2021 - 23:59

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L’avanzata dei talebani procede senza sosta e gli italiani in Afghanistan sono in pericolo: ecco il piano della Farnesina.

Italiani in Afghanistan in pericolo: il piano della Farnesina

A Kabul la situazione è davvero critica. Così, le cancellerie occidentali hanno sospeso ogni indugio e hanno preso una decisione per i cittadini che al momento si trovano in Afghanistan. La situazione è del tutto incerta, ma si tenta di prevenire ogni possibile scenario.

In effetti, anche gli italiani su suolo afgano sono in grave pericolo durante queste ore e la Farnesina sta predisponendo un piano per salvaguardare i connazionali, dando il via ad operazioni di rimpatrio delle proprie forze diplomatiche, pur mantenendo un presidio dell’ambasciata all’aeroporto di Kabul.

Il piano della Farnesina per gli italiani in Afghanistan

L’ambasciata italiana a Kabul ha lanciato l’appello a rientrare in Italia per tutti i connazionali. Facendo seguito agli eventi tumultuosi che stanno avvenendo nel Paese per via dell’avanzata dei talebani. Perché gli italiani possano lasciare il Paese e sfruttare l’invito dell’ambasciata, la Farnesina ha predisposto un piano d’emergenza per tutti i connazionali sul territorio afgano.

Nel comunicato lanciato dall’ambasciata italiana a Kabul si legge che, a causa del grave e repentino deterioramento delle condizioni di sicurezza all’interno dello Stato afgano, sarà messo a disposizione dei cittadini italiani presenti nel Paese un volo dell’Aeronautica Militare previsto per il 15 agosto alle 21.30 che partirà dall’aeroporto della capitale.

Il lavoro del Ministero degli Esteri, della Difesa e della Farnesina

Luigi di Maio, il ministro degli Esteri italiano, aveva già dichiarato qualche giorno fa che si era pronti all’evacuazione qualora la situazione fosse peggiorata in termini di sicurezza. Ad oggi, anche Roma ha dato il via libera all’avvio delle procedure per predisporre il rientro in Italia di tutti i diplomatici presenti su suolo afgano.

Anche gli altri Paesi con ambasciate all’interno del territorio dell’Afghanistan stanno seguendo la stessa linea dell’Italia. Per tutte le ambasciate occidentali, quindi, sarà mantenuto soltanto un presidio di rappresentanza nell’aeroporto di Kabul. Intanto, il confronto tra Palazzo Chigi, la Farnesina, Ministero della Difesa e degli Esteri è stato costante.

Il lavoro congiunto tra Italia e Stati Uniti

Il ministro degli Esteri ha anche mantenuto un continuo e stretto contatto con il Dipartimento di Stato americano, qualora fosse necessario decidere un’azione coordinata tra Italia e Stati Uniti in terre afgane. Il personale in Afghanistan è pronto, intanto, ad ogni possibile scenario.

Gli Stati Uniti si stanno preparando alla caduta di Kabul e al ritiro di ogni presenza diplomatica USA in terreno afgano. Anche l’ambasciata americana a Kabul sta essendo evacuata e gli Stati Uniti non hanno intenzione di venire meno agli accordi secondo i quali Biden avrebbe ritirato le truppe dal territorio dell’Afghanistan entro e non oltre il 31 agosto 2021.

Il nuovo potere dell’Afghanistan

Le nuove istituzioni afgane che si stanno affermando sono più potenti di quanto si potesse credere in una fase iniziale. Infatti, molti territori dell’Afghanistan sono stati conquistati dai talebani, nella corsa verso Kabul, senza troppe opposizioni.

Il timore dell’Europa è che l’Afghanistan possa costituire un pericolo a causa della creazione di gruppi terroristici anti-occidente. Nel frattempo, tra timori e avanzata dei talebani, il Presidente afgano Ashraf Ghani annuncia consultazioni rapide per provare a gestire la pace e la stabilità nel Paese; ma i talebani hanno preso l’Afghanistan e sono a pochi chilometri da Kabul.

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