4 Regioni in zona gialla da subito: cosa ha deciso l’Unione Europea

Giorgia Bonamoneta

22 Luglio 2021 - 19:13

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Il Ecdc ha aggiornato la mappa delle zone a rischio. L’Europa si tinge di scuro, Spagna e Olanda sopra tutte. In Italia sono 4 le Regioni passate al grado di rischio intermedio.

4 Regioni in zona gialla da subito: cosa ha deciso l’Unione Europea

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha colorato la Spagna e l’Olanda di rosso, mentre l’Italia inizia a presentare una situazione di rischio con 4 Regioni in zona gialla.

I parametri del Ecdc sono diversi da quelli delle singole nazioni e prevedono anche un utilizzo di colori differenti da quelli che noi conosciamo. L’Italia comunque è quasi tutta verde, in linea con il Nord ed Est Europa, tranne per alcune macchie gialle.

Le regioni aggiornate in giallo sono: Lazio, Veneto, Sicilia e Sardegna. Ci seguono gran parte delle regioni di Francia e Belgio. In rosso invece la regione di Bruxelles, la Corsica, il Lussemburgo, l’Irlanda, Cipro e alcune isole greche dove si concentra il turismo.

Regioni in zona gialla: cambio colore sulla mappa europea

Dopo tre settimane di stallo il 22 luglio 4 Regioni italiane sono state classificate secondo una nuova colorazione. Non gialla, perché i colori scelti sono diversi, ma arancione. La sostanza non cambia: Lazio, Sardegna, Sicilia e Veneto sono più a rischio delle altre.

In tutta Europa i dati sono in peggioramento, in linea con la diffusione della variante Delta, con un aumento di zone rosse e la presenza di zone rosso scuro, soprattutto in Spagna e Olanda. In verde, nelle zone a più basso rischio (equivalgono alla nostra zona bianca) si trova tutta l’Europa dell’Est e del Nord, ma anche gran parte dell’Italia e due regioni della Francia.

Situazione viaggi all’estero: possibili controlli da/verso Italia

La situazione dei viaggi all’estero inizia a essere spinosa e, chi non lo ha ancora fatto, dovrebbe iniziare a pensare a un’assicurazione per la vacanza: prenotazione luoghi di soggiorno e mezzi di trasporti. Infatti secondo le dichiarazioni della Commissione Europea saranno i singoli Stati a decidere sull’uso del green pass e sulle limitazioni all’ingresso (vedi il caso della Grecia sul Modulo PLF).

Per il momento la differenza per i viaggiatori in partenza da Lazio, Sardegna, Sicilia e Veneto sono limitate al possibile obbligo di test preliminare alla partenza.

Come funziona la mappa europea?

Le mappe vengono aggiornate ogni giovedì per rendere più semplice il lavoro coordinato per le restrizioni della libera circolazione in risposta alla pandemia di Covid-19. La mappa viene aggiornata in base ai dati comunicati dagli Stati al database del Sistema di sorveglianza europeo (Tessy).

Le aree sono contrassegnate con colori diversi da quelli italiani, infatti non c’è la “zona bianca”, ma si parte direttamente da una zona verde, come per un semaforo. Vediamo insieme i paremetri:

  • Verde:
    se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%; o se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 75 e il tasso di positività al test inferiore all’1%;
  • Arancione:
    se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è pari o superiore al 4%; o il tasso di notifica a 14 giorni è pari o superiore a 50 e inferiore a 75 e il tasso di positività al test è pari o superiore all’1%; o il tasso di notifica a 14 giorni è compreso tra 75 e 200 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%;
  • Rosso:
    se il tasso di notifica cumulativo di casi COVID-19 di 14 giorni varia da 75 a 200 e il tasso di positività al test dei test per l’infezione da COVID-19 è del 4% o più, o se il tasso di notifica cumulativo dei casi COVID-19 di 14 giorni è superiore a 200 ma inferiore a 500;
  • Rosso scuro:
    se il tasso di notifica cumulativo dei casi COVID-19 di 14 giorni è 500 o più;
  • Grigio:
    se le informazioni sono insufficienti o se il tasso di test è inferiore a 300 casi per 100.000.

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