30mila contagi a Natale e nessuna Regione in zona arancione e rossa: la previsione

Stefano Rizzuti

11 Dicembre 2021 - 09:36

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Secondo i calcoli e le stime del fisico Giorgio Sestili a Natale in Italia ci saranno circa 30mila contagi al giorno, ma nessuna Regione dovrebbe passare in zona arancione o rossa.

30mila contagi a Natale e nessuna Regione in zona arancione e rossa: la previsione

I contagi continuano a crescere e a Natale potremmo arrivare a circa 30mila nuovi casi di Covid al giorno. Ma la buona notizia è che nessuna Regione dovrebbe entrare in zona arancione o rossa prima delle feste. Sono queste le previsioni di Giorgio Sestili, fisico e divulgatore scientifico.

In un’intervista al Corriere della Sera Sestili fa il punto della situazione sottolineando che siamo ancora in una fase di crescita dei contagi in Italia: l’epidemia è in espansione. La crescita, però, “sta rallentando, settimana dopo settimana”.

Il fisico presenta dei dati per dimostrare quanto la crescita dei contagi stia rallentando: “Un mese fa da una settimana all’altra c’era una crescita del 50%. Poi siamo passati a un aumento del 25%, arrivando agli ultimi sette giorni del 13%”.

Cosa succede da Natale sui contagi

Secondo Sestili il picco dei contagi è vicino. E a Natale si potrebbe arrivare a circa 30mila nuovi casi giornalieri. E poi cosa succederà? Dopo “potremmo rimanere a lungo in un plateau, una fase stazionaria. Oppure cominciare a scendere con una velocità variabile”.

Velocità che dipenderà anche dall’andamento delle vaccinazioni: “Nell’ultima settimana sono state somministrate 3 milioni di terze dosi, al ritmo di quasi 500mila al giorno. È stata correlata a questo la diminuzione della crescita dei casi di positività”.

L’altro fattore decisivo per capire la velocità della curva sarà quello relativo alle misure restrittive che verranno messe in campo. Secondo il divulgatore scientifico, per esempio, “inserire le Regioni nelle zone gialle vuol dire metterle in sicurezza”.

Quando arriverà il picco di ricoveri e decessi

Il fisico si sofferma sulle differenze rispetto a un anno fa sull’impatto del Covid negli ospedali: “A parità di casi di positività, il tasso di ospedalizzazione nelle terapie intensive è di 6-7 volte inferiore”.

Nell’ultima settimana le terapie intensive sono aumentate del 15%, molto meno rispetto alle settimane precedenti, sottolinea ancora Sestili parlando di curva “parecchio ingobbita”. Il picco per le terapie intensive verrà raggiunto nel giro di pochi giorni, a suo giudizio.

E lo stesso avverrà per la curva dei decessi: “Nell’ultima settimana sono aumentati del 10%, anche qui in misura molto minore rispetto alle settimane precedenti”. Anche per i decessi in pochi giorni si raggiungerà il picco, forse già all’inizio della prossima settimana, sottolinea.

L’aumento delle vaccinazioni

Altro dato evidenziato da Sestili è quello riguardante l’aumento delle vaccinazioni: nelle ultime settimane le prime dosi sono cresciute del 20%, il che vuol dire quasi un milione di nuovi vaccinati in un mese. Secondo il divulgatore scientifico tra i non vaccinatista cambiando qualcosa” e sempre più persone tra i 19 e i 29 anni si stanno vaccinando.

La previsione sull’inverno e le zone arancioni e rosse

Sestili si lancia anche in una previsione per i prossimi mesi: “Continuando con questo ritmo potremmo passare un inverno tranquillo, con un’epidemia sotto controllo”. Più nell’immediato, invece, fa una proiezione in vista delle festività di Natale, ritenendo che nessun territorio andrà incontro a maggiori restrizioni: “Posso dire che nel prossimo mese nessuna Regione andrà in zona arancione o rossa”.

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