25 aprile in busta paga, quando spetta un bonus sullo stipendio

Simone Micocci

24 Aprile 2023 - 12:35

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25 aprile festivo in busta paga: cosa spetta a chi riposa e a chi, invece, presta comunque attività lavorativa.

25 aprile in busta paga, quando spetta un bonus sullo stipendio

Il 25 aprile è un giorno festivo e come tale merita di particolari tutele. Ad esempio un bonus in busta paga per chi presterà comunque attività lavorativa nel giorno festivo, come pure il diritto al pieno stipendio per chi, come previsto dalla normativa, approfitta del giorno di riposo.

La normativa, infatti, stabilisce che nei giorni festivi il lavoratore ha diritto ad astenersi dallo svolgimento dell’attività lavorativa percependo la stessa retribuzione a cui avrebbe avuto diritto in caso di giornata lavorata; per lo stesso motivo, chi invece svolge regolarmente attività lavorativa nel festivo, come appunto nel caso del 25 aprile, ha diritto a un bonus in busta paga, una maggiorazione il cui importo dipende dal contratto di categoria applicato.

A tal proposito, la giurisprudenza ha più volte chiarito che nei giorni festivi il lavoratore può rifiutare di svolgere la prestazione lavorativa, anche quando vi è esplicita richiesta del datore di lavoro. Non sussiste dunque l’obbligo di lavorare nei giorni festivi, a meno che tale possibilità non sia prevista dal contratto collettivo o individuale.

Per capire cosa spetta in busta paga, quindi, bisogna distinguere dal festivo lavorato da quello che non lo è, nonché tra festività goduta e non goduta. A tal proposito, molto dipende dal giorno in cui cade la festività: ad esempio, quando è un infrasettimanale, come il 25 aprile quest’anno, non dovrebbero esserci problemi in quanto per la maggior parte dei lavoratori si tratterà di festività goduta e come tale verrà trattata in busta paga.

25 aprile 2023: cosa spetta per la festività goduta

Per tutti coloro che in condizioni normali lavorano il lunedì, il 25 aprile 2023 viene trattato come una festività goduta. Eccetto, ovviamente, il caso di coloro che - in accordo con il datore di lavoro - scelgono comunque di prestare attività lavorativa, dei quali parleremo nel paragrafo successivo.

Chi invece decide di astenersi dallo svolgimento dell’attività lavorativa, godendo della Festa della liberazione del 25 aprile, non avrà alcuna conseguenza in busta paga.

La normativa sul lavoro festivo, infatti, stabilisce che i lavoratori dipendenti che non lavorano durante le festività - quando queste capitano durante un giorno che sarebbe stato lavorativo - percepiscono comunque la retribuzione ordinaria come se avessero lavorato.

Nel dettaglio, quando la festività è infrasettimanale, come appunto nel caso di lunedì 25 aprile, questa viene compresa nella retribuzione globale nel caso d’impiegati e operai retribuiti in misura fissa ogni mese; nel caso degli operai che invece percepiscono uno stipendio su base oraria, la festività sarà considerata nella retribuzione oraria. In entrambi i casi, dunque, lo stipendio mensile non subirà alcuna decurtazione per il giorno di riposo goduto grazie al festivo.

Nessuna conseguenza neppure lato previdenziale: per il giorno festivo verrà comunque accreditata la contribuzione dovuta.

25 aprile 2023: cosa spetta a chi lavora

Qualora il dipendente decida, su richiesta del datore di lavoro, di non sospendere l’attività lavorativa nel giorno festivo, questo avrà diritto a una maggiorazione in busta paga.

È la legge a stabilirlo, mentre spetta ai singoli contratti collettivi definire l’importo della maggiorazione. Ad esempio, nel caso del Ccnl Multiservizi, viene stabilito che qualora il 25 aprile, come pure ogni altro festivo, sia un giorno lavorativo, al dipendente va riconosciuta la normale retribuzione maggiorata del 50%.

Per i lavoratori del settore Commercio, invece, la maggiorazione è del 30%, mentre per nel settore Pubblici esercizi ristorazione collettiva, commerciale e turismo, la maggiorazione per lavoro festivo è più bassa, pari al 20%.

25 aprile 2023: cosa succede se non è festività goduta?

Prendiamo il caso singolare di un lavoratore che il lunedì generalmente ha il giorno di riposo. Cosa succederà il 25 aprile? In questo caso si parlerà di festività non goduta, in quanto questo non beneficia del giorno extra di riposo previsto per il giorno festivo.

Le festività non godute vengono pagate solo quando coincidono con la domenica, come ad esempio è stato l’ultimo Natale. Quando invece cadono in un infrasettimanale, invece, non spetta nulla, se non un giorno di riposo extra di cui godere in caso di necessità (ma solo se previsto dal contratto collettivo).

Si ricorda, invece, che quando il lavoratore è in malattia, maternità, ferie o permesso, questo avrà comunque diritto a percepire della retribuzione per la festività (che viene considerata come “goduta” in tal caso).

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