Bonus 2 giugno in busta paga, cosa spetta a chi lavora nel giorno della Festa della Repubblica

Simone Micocci

2 Giugno 2023 - 07:01

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2 giugno in busta paga, quale maggiorazione spetta per chi presta attività lavorativa? Il “bonus” varia a seconda del settore d’impiego.

Bonus 2 giugno in busta paga, cosa spetta a chi lavora nel giorno della Festa della Repubblica

Oggi, venerdì 2 giugno 2023, ricorre la Festa della Repubblica italiana. Una festività nazionale che come tale viene considerata anche sul lavoro: ciò significa che chi si astiene dallo svolgimento dell’attività lavorativa ha diritto allo stipendio per intero, mentre per chi lavora spetta la maggiorazione in busta paga come definita dal contratto collettivo di categoria.

Ricordiamo che essendo un giorno festivo non c’è alcun obbligo per il lavoratore: il datore può imporsi solamente quando di lavoro nei giorni festivi se ne parla nell’accordo collettivo oppure in quello individuale. Non si può trattare, quindi, di una scelta unilaterale.

D’altronde, visto anche il meteo previsto per il 2 giugno, con alte temperature in gran parte d’Italia, specialmente nel settore turismo non mancheranno coloro che lavoreranno nella giornata della Festa della Repubblica, così come nel commercio.

A tal proposito, vediamo cosa spetta a chi lavora in un giorno festivo come il 2 giugno, un bonus il cui importo varia a seconda del settore di riferimento visto che è il contratto collettivo a normare l’importo della relativa maggiorazione.

2 giugno in busta paga: quanto spetta a chi non lavora

Il 2 giugno in busta paga viene segnato come festivo.

Ma quanto spetta? Andiamo con ordine ricordando che il 2 giugno è una festività nazionale civile alla stregua del 1° maggio e del 25 aprile e delle altre, di tipo religioso, quali 1° novembre, 8 dicembre, Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, lunedì di Pasqua, 15 agosto.

Il giorno festivo viene trattato diversamente a seconda che questo sia goduto oppure no. Nel primo caso la festività coincide con un giorno solitamente lavorativo del dipendente, il quale ha così diritto ad assentarsi dal lavoro pur mantenendo il diritto alla normale retribuzione.

Si parla di festività non goduta, invece, quando questa cade in un giorno non lavorativo di per sé, come possono essere il sabato e la domenica. Solamente nel caso di quest’ultima, ossia quando la festività non goduta coincide con una domenica, il lavoratore ha diritto a una giornata pagata in più in busta paga.

Per quanto riguarda il 2 giugno 2023 è dunque semplice capire cosa spetta. Dal momento che coincide con un giovedì, giorno infrasettimanale che per molti è lavorativo, per chi si astiene dal lavoro la giornata di riposo è comunque inserita in busta paga e spetta pertanto la normale retribuzione mensile.

Tale giornata, pur essendo festivo e non lavorato, viene quindi regolarmente riconosciuta al lavoratore in busta paga.

Lavorare il 2 giugno: quanto spetta in busta paga

Come abbiamo anticipato il 2 giugno molti negozi, soprattutto nei centri commerciali, saranno aperti come anche ristoranti e bar; pertanto molti lavoratori saranno costretti a lavorare nel festivo.

Cosa spetta in busta paga per il 2 giugno in questo caso? La legge prevede che questi oltre alla normale retribuzione debbano avere diritto a una maggiorazione della stessa, variabile a seconda dei settori. Per questo motivo, per capire quanto spetta di stipendio al lavoratore che presta servizio il 2 giugno bisogna considerare il Contratto collettivo nazionale di riferimento.

Prendiamo come esempio il Ccnl Commercio, in quanto è uno dei più applicati e perché, come già detto, il 2 giugno saranno moltissimi i commessi che dovranno lavorare e la cui prestazione rientra nell’ambito di applicazione di questo contratto.

Secondo il Ccnl Commercio sottoscritto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, il lavoratore che presta servizio durante il giorno festivo, in questo caso giovedì 2 giugno, ha diritto a una maggiorazione rispetto all’ordinaria retribuzione in busta paga. Nel contratto suddetto la maggiorazione è pari al 30% della normale retribuzione.

Per fare un altro esempio, nel Ccnl Multiservizi, quello dei lavoratori delle pulizie per intenderci, la maggiorazione è pari al 50%. Meno conveniente il lavoro di festivo per chi è impiegato nel settore pubblici esercizi ristorazione collettiva, commerciale e turismo, dove la maggiorazione è solo del 20%.

Per scoprire quanto spetta in busta paga se si presta servizio il 2 giugno basterà controllare il proprio Contratto collettivo nazionale di riferimento e vedere come viene disciplinato il lavoro festivo e quale maggiorazione è prevista. A tal proposito, di seguito trovate una guida dedicata all’argomento.

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