1 novembre, che festa è? Ecco cosa si festeggia

Fiammetta Rubini

30 Ottobre 2020 - 14:00

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Il 1° novembre è il giorno di Tutti i Santi. Scopriamo origini, tradizioni e significato di questa festa che viene celebrata in molti Paesi.

1 novembre, che festa è? Ecco cosa si festeggia

Il 1° novembre, giorno di Tutti i Santi, è festa: in Italia le scuole e gli uffici sono chiusi e alle persone è riconosciuto il diritto di astenersi dal lavoro.

Quest’anno non si potrà godere del classico “ponte dei Morti” sia perché il 1° novembre cade di domenica sia a causa dell’emergenza coronavirus. Ma se anche voi vi siete chiesti che festa è il 1° novembre, cosa si festeggia e perché, ecco tutte le cose da sapere su origini e significato di questa festività, che esiste in tutto il mondo anche se con tradizioni diverse.

Che festa è il 1° novembre

Il 1° novembre è Tutti i Santi, o Ognissanti. Si tratta di una festa cristiana che celebra per l’appunto tutti i santi, anche quelli non canonizzati (ossia quelli non dichiarati ufficialmente santi dalla Chiesa cattolica). Sebbene sia una festa di origine religiosa, viene riconosciuta anche come una festività civile e quindi non si lavora.

Il giorno di Ognissanti è preceduto da Halloween (31 ottobre) e seguito dal giorno dei Morti, che cade il 2 novembre e che a differenza del 1° novembre non è festivo ma feriale.

Perché il 1° novembre si festeggia Tutti i Santi

Già nel IV secolo diverse Chiese commemoravano i martiri. È probabile che nella Chiesa occidentale la ricorrenza derivi dalla festa romana per l’anniversario della trasformazione del Pantheon in chiesa dedicata alla Vergine e a tutti i martiri avvenuta il 13 maggio del 609 o 610. In origine infatti pare che la festa cadesse a maggio.

Si pensa che la celebrazione di Tutti i Santi a novembre arrivò ai tempi di Carlo Magno. Fu papa Gregorio III (731-741) a scegliere la data del 1° novembre per festeggiare l’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie dei “santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo”. Solo nell’835 il re franco Luigi il Pio decretò il 1° novembre festa di precetto.

Secondo alcuni studiosi, però, in Inghilterra e in Germania la festa in onore di tutti i santi veniva già celebrata il 1° novembre da diversi secoli. La data era stata scelta forse per creare una continuità cristiana con la Samhain, o Capodanno celtico, festa che cadeva tra il 31 ottobre e il 1 novembre e veniva dedicata ai defunti. Questi, secondo le leggende celtiche, quel giorno potevano tornare nei luoghi che frequentavano in vita.

È un giorno festivo

In Italia, così come in altri Paesi d’Europa, il giorno di Ognissanti (1° novembre) è un giorno festivo, ma non lo è il giorno della Commemorazione dei defunti che cade il 2 novembre. Ecco perché in genere il 1° novembre, e non il 2, le persone vanno al cimitero a trovare i propri cari defunti, portare fiori e accendere candele.

È nell’America Centrale che il giorno di Ognissanti è particolarmente sentito e festeggiato. In Messico la festa coincide con il primo giorno della celebrazione del Giorno dei Morti (Dia de Muertos), in cui si commemorano i bambini morti. Il secondo giorno è dedicato agli adulti defunti.

In Guatemala, dove il 1 novembre è festa nazionale, oltre a visitare i cimiteri e accendere candele sulle tombe dei propri cari, è consuetudine far volare gli aquiloni come simbolo di unione tra il nostro mondo e l’aldilà.

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