Salari, scatta l’aumento in busta paga: 175 euro mensili in più con il rinnovo del contratto, ecco per chi

Stefano Rizzuti

3 Novembre 2022 - 12:42

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Arriva il rinnovo del contratto per il comparto sanità: circa 600mila lavoratori vedranno aumentare la busta paga di circa 175 euro medi mensili dopo la firma definitiva dell’accordo.

Salari, scatta l’aumento in busta paga: 175 euro mensili in più con il rinnovo del contratto, ecco per chi

Arriva la firma definitiva dell’Aran e delle organizzazioni sindacali al rinnovo del contratto del comparto sanità per il triennio 2019-2021. L’intesa viene chiusa dopo il via libera della Corte dei Conti e fa scattare l’aumento di stipendio per un importo medio mensile di 175 euro a lavoratore.

Il rinnovo del contratto riguarda 550mila dipendenti, tra cui 227mila infermieri. Che non solo vedranno aumentare la busta paga mensile, ma riceveranno anche arretrati pari a circa 3mila euro totali per tutto il triennio. Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha annunciato la firma definitiva spiegando che “porterà negli stipendi dei lavoratori aumenti, arretrati, l’indennità Covid prevista per gli infermieri e i valori differenziali legati alle nuove professioni orizzontali, oltre a un nuovo sistema degli incarichi”.

Le Sezioni riunite della Corte dei Conti avevano certificato positivamente il contratto nazionale nella seduta del 27 ottobre dando il via libera all’adeguamento dello stipendio per il comparto sanità nel triennio appena trascorso. Sono state comunque sottolineate alcune osservazioni e raccomandazioni nel rapporto che verrà presto pubblicato a supporto del parere della Corte.

Con la firma dell’Aran e delle organizzazioni sindacali si chiude l’iter riguardante la fase di controllo del contratto che riguarda circa 550mila operatori che fanno parte del personale non medico e non dirigente, dipendenti del Ssn, degli Izs, degli Irccs, delle Rsa, delle ex Ipab e di altri enti sanitari.

Contratto sanità, aumento stipendi da 175 euro

L’accordo sul nuovo contratto del comparto sanità fa scattare incrementi medi, sulla base di un calcolo che riguarda tutto il personale, di circa 175 euro medi al mese. La rivalutazione corrisponde a un valore percentuale del 7,22%. Con il rinnovo si mette in campo una revisione del sistema di classificazione del personale con l’introduzione di cinque differenti aree d’inquadramento, compresa anche la nuova area di elevata qualificazione su cui erano state sollevate delle polemiche negli scorsi giorni.

Con l’accordo scatta a partire dall’1 gennaio 2021 un incremento medio degli stipendi di 91 euro medi per 13 mesi, con una rivalutazione dei fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro sempre per 13 mensilità. Inoltre con l’introduzione del nuovo sistema di classificazione professionale è previsto un ulteriore impegno di 13 euro per 13 mesi.

Le nuove indennità per i lavoratori della sanità

L’accordo sul nuovo contratto punta inoltre a valorizzare il ruolo di alcuni profili specifici, istituendo alcune indennità. A partire da quella di specificità infermieristica per i profili di infermiere, quella di tutela del malato e promozione della salute per altri profili sanitari e socio-sanitari e, infine, quella per il personale del pronto soccorso.

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