Risarcimento diretto assicurazione auto: cos’è, come funziona e quando si può richiedere

Gaetano Cesarano

19/04/2024

19/04/2024 - 10:21

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Il risarcimento diretto dell’assicurazione auto semplifica la gestione dei sinistri stradali, ma molto spesso i preventivi RC Auto più economici ne prevedono l’esclusione. Scopriamo come funziona e in quali casi si può fare richiesta di indennizzo alla propria compagnia assicuratrice.

Sempre più spesso in ambito assicurativo si fa riferimento al risarcimento diretto per l’assunzione dei rischi RC Auto.

Nell’ambito dell’assicurazione auto l’indennizzo diretto è stato introdotto nel 2007 con il Decreto Bersani. Nella fattispecie il risarcimento diretto è uno strumento che permette alla persona coinvolta in un incidente di lieve entità di chiedere il risarcimento direttamente alla propria compagnia assicurativa e non a quella della controparte.

Se state valutando diversi preventivi di assicurazione auto per individuare la soluzione migliore per le vostre esigenze, avrete probabilmente notato che i premi più bassi sono garantiti il più delle volte da compagnie che non prevedono il risarcimento diretto.

Ma cosa si intende esattamente per risarcimento diretto e quali sono i vantaggi legati a questa clausola assicurativa? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’indennizzo diretto; quando si applica, come fare la richiesta e le alternative per richiedere il rimborso.

Cos’è il risarcimento diretto dell’assicurazione e come funziona

Il risarcimento diretto dell’assicurazione auto, noto anche come "risarcimento diretto autoveicoli" o indennizzo CARD (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto), è un sistema attraverso il quale le compagnie di assicurazione gestiscono i sinistri stradali.

Nel sistema tradizionale "a terzi", ormai definito per convenzione risarcimento indiretto, in caso di incidente stradale la parte danneggiata è tenuta a presentare una richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa di chi ha causato il sinistro: un processo che può risultare a volte complicato e richiedere lunghi tempi di attesa.

Il risarcimento diretto - ideato per semplificare la procedura - permette invece alle parti coinvolte in un incidente stradale di rivolgersi direttamente alla propria compagnia di assicurazione per ottenere un indennizzo, indipendentemente dalla colpa nell’incidente.

Le tipologie di risarcimento assicurativo si distinguono pertanto in:

  • risarcimento diretto dove il danneggiato viene rimborsato dalla propria assicurazione;
  • risarcimento indiretto quando la parte danneggiata chiede il rimborso alla compagnia di controparte.

Come funziona il risarcimento diretto dell’assicurazione

Il processo di indennizzo diretto assicurazione auto si sviluppa in diverse fasi:

  • Segnalazione dell’incidente: dopo un incidente stradale, ogni parte coinvolta segnala l’accaduto alla propria compagnia di assicurazione per avviare il processo di risarcimento diretto;
  • Valutazione del danno: rivolgendosi alla propria compagnia di assicurazione il danneggiato otterrà una valutazione del danno subito dal veicolo e dalle persone coinvolte nell’incidente. Ciò può comportare una perizia dell’auto e la raccolta di informazioni mediche, se necessario;
  • Rimborso diretto: sulla base della valutazione del danno e delle condizioni della polizza, la compagnia di assicurazione del danneggiato garantirà un risarcimento economico al proprio cliente coprendo i costi di riparazione dell’auto, le spese mediche, il noleggio di un veicolo sostitutivo ed eventuali altri danni associati all’incidente;
  • Compensazione tra compagnie: la compagnia assicurativa del danneggiato e quella di chi è ritenuto responsabile dell’incidente provvederanno a compensare tra loro il risarcimento effettuato;
  • Azioni legali: se le parti coinvolte non sono d’accordo sulla responsabilità o sull’importo del risarcimento, il caso potrebbe essere risolto attivando eventuali azioni legali.

Nel dettaglio, per i danni provocati a veicoli o cose l’assicurazione ha tempo fino a 60 giorni dal ricevimento della domanda per formulare un offerta di risarcimento, mentre nel caso di lesioni alle persone il limite di tempo per l’indennizzo diretto arriva a 90 giorni.

Quando si applica l’indennizzo diretto

È importante notare che il sistema di risarcimento diretto è solitamente limitato alle situazioni in cui sono coinvolti solo veicoli assicurati. In caso di incidente con pedoni o ciclisti, il sistema potrebbe non essere applicabile e il risarcimento potrebbe dover seguire un iter tradizionale.

Ecco nel dettaglio quali sono i requisiti necessari affinché si possa accedere all’indennizzo diretto:

  • l’incidente si deve verificare sul suolo italiano;
  • i soggetti coinvolti devono risiedere in Italia;
  • l’incidente non deve aver provocato lesioni gravi a persone (in particolare non è applicabile in caso di morte o superati 9 punti di invalidità permanente);
  • l’incidente deve essere stato provocato dal contatto di due veicoli;
  • i veicoli coinvolti nell’incidente non possono essere superiori più di 2;
  • i veicoli devono essere a motore, immatricolati e assicurati in Italia.

In base alle regole previste dal decreto non si può pertanto utilizzare l’indennizzo diretto per gli incidenti dove le lesioni riportate dai soggetti coinvolti siano superiori al 9% di invalidità permanente, oppure nel caso in cui una delle controparti risieda all’estero.

Quando non si può applicare il risarcimento diretto

I casi cui non si può gestire un sinistro mediante la procedura del risarcimento diretto sono:

  • responsabilità di almeno due persone
  • danneggiamento di un veicolo privo di motore
  • coinvolgimento di un pedone
  • presenza di feriti cui verrà riconosciuto più del 9% d’invalidità permanente

La procedura indiretta, ovvero la richiesta di rimborso alla compagnia di controparte, deve essere effettuata anche nei casi in cui non sia verificato un urto tra veicoli, ma può comunque essere effettuata in ogni caso, anche quando sarebbe possibile in forma diretta.

Se non sussistono le condizioni per l’indennizzo diretto, la vittima dell’incidente dovrà richiedere il risarcimento alla compagnia assicurativa di chi ha causato il sinistro. In realtà per chi deve ottenere il risarcimento del danno cambia ben poco poiché la denuncia dell’incidente deve comunque essere inviata alla propria assicurazione.

Sarà poi questa a presentare la richiesta di risarcimento danni alla compagnia assicuratrice del responsabile dell’incidente. I limiti di tempo per presentare la proposta di risarcimento sono gli stessi di quelli dell’indennizzo diretto:

  • 30 giorni: se è stato utilizzato il CID;
  • 60 giorni: se nell’incidente non sono stati riportati danni a persone ma solo alle cose;
  • 90 giorni: se nell’incidente sono stati riportati anche danni alle persone (in questo caso non ci sono però limiti sulle lesioni).

Qualora il risarcimento non soddisfi la proprie pretese, oppure se la compagnia assicurativa si rifiuta di risarcire il sinistro, è possibile avviare un procedimento giudiziario. A questo punto sarà un giudice a stabilire necessità o importo di un eventuale risarcimento.

Risarcimento per incidente provocato da una persona senza assicurazione

Se la vettura coinvolta in un incidente è sprovvista di polizza assicurativa potrebbe esseremolto laborioso ottenere un risarcimento.

Il problema non si pone qualora la vostra polizza sia una Kasko, poiché in questo caso la vostra compagnia assicurativa provvederà con indennizzo diretto a rimborsare tutti i danni subiti dal vostro veicolo.

Un’altra alternativa è quella per cui nella vostra polizza ci sia una Garanzia Collisione, con la quale siete tutelati da tutti i danni provocati da uno scontro con un altro veicolo, anche se non assicurato.

In queste due occasioni, la vittima di un sinistro riceve il risarcimento, tramite indennizzo diretto, dalla propria compagnia assicurativa anche se chi ha provocato l’incidente non ha sottoscritto alcuna polizza.

Se non siete coperti dalla Kasko o dalla Garanzia Collisione, dovrete invece rivolgervi al Fondo di Garanzia per le vittime della strada, che risarcisce i danni provocati dai conducenti senza assicurazione entro un massimale pari a 5 milioni di euro per danni a persona e di 1 milione di euro per quelli provocati alle cose.

Assicurazione con obbligo di risarcimento indiretto: rischi e vantaggi

Nella valutazione dei preventivi per l’assicurazione RC Auto, molto spesso quelli più convenienti prevedono l’esclusione del risarcimento diretto. In questo caso è consigliabile valutare a fondo pro e contro dell’offerta perché in caso di incidente in cui siete la parte danneggiata sarà sicuramente più facile ottenere un rimborso dalla vostra assicurazione anziché inviare richiesta ad una società terza. Oltre alle possibili lungaggini burocratiche, potresti infatti esporvi alla necessità di anticipare i costi di riparazione del veicolo o avere problemi di risarcimento nei casi di concorso di colpa.

Il risarcimento diretto dell’assicurazione è un sistema che semplifica il processo di gestione dei sinistri stradali, consentendo alle parti coinvolte di ottenere un risarcimento attraverso le rispettive compagnie di assicurazione. Questo sistema mira a ridurre i tempi di attesa e a semplificare le procedure per la gestione degli incidenti stradali, contribuendo così a una gestione più efficiente dei rischi legati alla circolazione stradale.

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