Claudia Cervi
Settembre 2023
Crollo in arrivo a Wall Street?
Le statistiche mostrano che a settembre l’S&P 500 ha perso mediamente lo 0,73% dal 1945. Ecco cosa aspettarsi sui mercati finanziari dopo un agosto incerto.
L’S&P 500 è l’indice di riferimento del New York Stock Exchange, il mercato azionario più grande al mondo.
L’indice S&P 500 replica la performance dei titoli emessi dalle maggiori 500 società quotate a Wall Street ed è considerato un benchmark affidabile delle performance azionarie di tutti gli Stati Uniti. A livello accademico è usato come proxy del cosiddetto “portafoglio di mercato”, ovvero il più diversificato fra tutti i panieri possibili. La valuta di riferimento dell’indice S&P 500 è il dollaro statunitense.
Ad oggi il valore massimo assoluto dell’indice S&P 500 è stato raggiunto il 26 gennaio 2018 a 2.872,8701 punti. Il minimo assoluto dell’indice è stato raggiungo nel giugno del 1932 a 4,40 punti, va tuttavia segnalato come il minimo da quando nel 1957 il paniere ha assunto il nome di S&P 500 è stato registrato è stato registrato nell’ottobre 1957 a 38,98 punti.
L’indice S&P 500 è un paniere ponderato per la capitalizzazione di mercato dei propri componenti azionari, pertanto il peso attribuito a ciascuna azienda è direttamente proporzionale al suo valore di mercato. È stato calcolato per la prima dalla società Standard & Poor’s nel 1957. Oggi l’indice S&P 500 continua ad essere gestito da S&P Dow Jones Indices, una divisione della S&P Global.
L’indice S&P 500 è un benchmark “price return”, ovvero nel calcolo delle quotazioni non vengono inclusi i dividendi distribuiti alle società che lo compongono. Esistono anche le versioni «total return» e «net total return» dell’indice. La prima riflette gli effetti del reinvestimento dei dividendi nell’indice. La seconda incorpora gli effetti del reinvestimento dei dividendi dopo la detrazione della ritenuta alla fonte.
L’indice S&P 500 è il principale benchmark seguito da trader e gestori per monitorare lo stato di salute del mercato azionario globale e per calibrare le proprie strategie. Fra gli strumenti finanziari più utilizzati che replicano le performance dell’S&P 500 troviamo sia strumenti derivati che fondi passivi.
Il primo future sull’S&P 500 è stato introdotto nel 1982 e viene usato dagli operatori per effettuare coperture sul mercato Usa. Viene contrattato al CME, acronimo di Chicago Mercantile Exchange. Fra gli strumenti passivi il più noto è lo SPDR S&P 500, il più grande ETF al mondo con oltre 250 miliardi di dollari di asset netti.
Le componenti azionarie dell’indice S&P 500 vengono selezionate da un comitato di esperti, lo Standard and Poor’s Index Committee. Tale comitato analizza ben 8 requisiti di eleggibilità per ciascuna società; fra questi otto i più importanti riguardano la capitalizzazione di mercato (deve essere inderogabilmente maggiore od uguale a 6,1 miliardi di $), il valore annuale in dollari scambiato sulla capitalizzazione di mercato corretta per il flottante deve essere superiore a 1 e, infine, il volume mensile medio di trading sul titolo deve essere superiore a 250.000 azioni per ognuno dei sei mesi che precedono la data di valutazione.
L’indice S&P 500 include tutti i titoli delle 30 società appartenenti al Dow Jones Industrial Average, più altri 470. Tra le 470 società addizionali vi sono nomi altisonanti della corporate statunitense appartenenti ai settori più eterogenei. Fra le principali azioni vi sono Apple, Google, Oracle, Qualcomm, Bank of America, PepsiCo, Berkshire Hathaway del guru Warren Buffet solo per citarne alcune.
La società Standard & Poor’s è nata ufficialmente nel 1941 in seguito alla fusione fra la Poor’s Publishing, fondata nel 1860 da Henry Varnum Poor, e Standard Statistics, fondata nel 1906 come Standard Statistics Bureau.
Esistono versioni precedenti al 1957 dell’S&P 500. Nel 1923 l’S&P 500 era conosciuto come “Composite Index” e dal 1926 il benchmark replicava l’andamento di circa 90 società quotate negli Stati Uniti. Nel giugno i mesi del 1932, all’apice della crisi finanziaria scoppiata nel 1929, il paniere ha toccato il suo valore più basso in assoluto a 4,40 punti. Dal 1957 è stata introdotta la versione dell’indice come la conosciamo oggi.
*I dati intraday e in tempo reale sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
S&P 500
Simbolo
-
ISIN
%
Var. %
-
Apertura
-
Minimo oggi
-
Massimo oggi
Chiusura precedente
Minimo (52 sett.)
Massimo (52 sett.)
Ultime news S&P 500
23/05/2024 - 17:08
Azioni USA, tutto troppo bello per essere vero. Crollo in arrivo?17/05/2024 - 16:17
Questo ETF rende il 310% più dell’S&P 500 in 10 anni8/05/2024 - 17:15
S&P 500: cosa potrebbe causare un nuovo crollo dei prezzi?30/04/2024 - 21:10
Cadono le azioni delle Magnifiche 7. Cosa fare?Approfondimenti S&P 500
Claudia Cervi
Settembre 2023
Le statistiche mostrano che a settembre l’S&P 500 ha perso mediamente lo 0,73% dal 1945. Ecco cosa aspettarsi sui mercati finanziari dopo un agosto incerto.
Tommaso Scarpellini
Settembre 2023
Le vacanze estive si concludo in maniera abbastanza intrigata per le borse globali. Cosa potrebbe riservare settembre per l’S&P500 e l’indice delle borse globali MSCI World?
Redazione Finance
Settembre 2023
Le azioni Visa continuano a salire, raggiungendo massimi in 2 anni. Esplora le implicazioni dell’aumento delle commissioni interbancarie e come le sue azioni seguono l’S&P 500.
Tommaso Scarpellini
Agosto 2023
L’indice di borsa S&P500 torna a salire dopo una fase ribassista a seguito della comunicazione degli ultimi dati sul lavoro. Cosa aspettarsi adesso?
Redazione Finance
Agosto 2023
Scopri i 3 mercati da tenere d’occhio questa settimana, dal 28 agosto all’1° settembre, secondo gli esperti di XTB.
Tommaso Scarpellini
Agosto 2023
Le parole pronunciate da Jerome Powell avranno un diretto impatto sulle aspettative future dei partecipanti del mercato, il driver del prezzo degli asset quotati.
Tommaso Scarpellini
Agosto 2023
La comunicazione dei verbali della Fed ha alimentato il clima d’incertezza che caratterizza le borse in quest’ultimo periodo. Ecco cosa aspettarsi adesso dall’S&P 500.
Tommaso Scarpellini
Agosto 2023
Data l’incertezza economica presente attualmente negli Stati Uniti, alcuni trader e investitori potrebbero considerare prudente liquidare una parte delle proprie posizioni.
Claudia Cervi
Agosto 2023
Cosa aspettarsi sui mercati azionari? Dopo il rally della prima metà del 2023, gli esperti si dividono sul futuro dell’S&P 500 e delle opportunità di investimento.
Claudia Cervi
Agosto 2023
I mercati stanno mettendo in discussione una delle strategie più amate da chi è alla ricerca di rendimenti stabili. Scopri perché comprare azioni per i dividendi non è sempre la scelta migliore.